Il Ballet de l’Opera National de Paris ha fatto tappa al Ravenna Festival il 24 giugno.
Aver l’occasione di assistere al Ballet de l’Opéra National de Paris in Italia è cosa assai rara. Ce l’ha fornita proprio all’inizio dell’estate il Ravenna Festival, ormai un appuntamento imperdibile per gli amanti della danza, della musica e dell’arte in genere, tale da far finire la città di Ravenna sulla bocca di tutti durante i mesi estivi (e non solo).
E così il 24 giugno l’Ètoiles di Parigi è sbarcata nel Belpaese portandosi dietro tanta leggerezza, perfezione, stile e classe. Come, d’altra parte, tutti si aspettavano, non soltanto per la fama eccelsa dei ballerini e dell’Opéra stessa, ma anche per il titolo della serata: Gran Gala “Grand Pas Classique”.
Come a dire: Il Lago dei Cigni, Romeo e Giulietta, Don Chisciotte e Giselle, che infatti c’erano tutti nella scaletta di domenica sera al Palazzo Mauro de André di Ravenna. E gli Italiani, si sa, alla danza classica – da tradizione – sono affezionatissimi, ancor più delle sperimentazioni e dell’avanguardia. Nemmeno a dirlo, un successo assicurato.
Sul palco dieci Artisti con la A maiuscola, molti giovanissimi, incredibilmente affiati e perfetti nell’interpretazione, seppur diversi tra loro: più tecnici ed essenziali alcuni, emotivi e intensi altri.
Di tutti, il Gran Gala “Grand Pas Classique” di Ravenna porta i nomi di Alessio Carbone e François Alu, i più amati dal pubblico – a ragione – per quel misto di tecnica, forza ed espressività che ha caratterizzato i loro pezzi.
Un vero outsider Alessio Carbone, originario di Stoccolma e proveniente da una famiglia d’arte. Sul palco, si fa notare più degli altri, che pure sono bravissimi e hanno offerto al pubblico ravennate uno spettacolo di altissimo livello, come davvero pochi se ne vedono in Italia.
Accanto ai classici più noti, la scelta del Ballet de l’Opéra è caduta su La Sylphide, Coppélia, Arlésienne, l’Adiagietto e l’Arepo, più un pezzo finale che ha visto tutti i danzatori piroettare insieme. Bellissimo, in particolare, l’Adagietto che ha aperto la seconda parte della serata, con Marine Ganio e Simone Valastro scolpiti da due tute azzurre d’effetto.
Da non dimenticare neppure i nomi di Delphine Moussin, Myriam Ould Braham, Muriel Zusperreguy, Mathilde Froustey, Josua Hoffalt e Florian Magnenet, gli altri interpreti di questa serata a quattro stelle proposta dal Ravenna Festival per celebrare, in questo caso, l’eccellenza francese.
La manifestazione continua ora con una serie di eventi tutti di altissimo livello, spaziando a 360 gradi tra le diverse arti. In particolare, vale la pena segnalare il Cedar Lake Contemporary Ballet il 30 giugno, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo l’8 luglio e il Concerto diretto dal maestro Riccardo Muti il 12 luglio.
Info:
www.ravennafestival.org
www.chiaragiacobelli.com