Il 16 giugno il Teatro alle Tese dell’Arsenale ha ospitato la compagnia brasiliana Balé Teatro Castro Alves con “A quem possa interessar”, in prima nazionale per l’8. Festival Internazionale di Danza Contemporanea.
Da un Paese in forte accelerazione come il Brasile, ricco di un meticciato culturale che nella danza ha trovato una delle sue espressioni più genuine, anche grazie a un patrimonio quotidiano fatto di riti tramandati nei secoli, arriva all’ottavo Festival Internazionale di danza Contemporanea di Venezia il Balé Teatro Castro Alves di Salvador di Bahia.
La compagnia di 36 elementi, fondata nel 1981, fa parte delle compagnie statali impegnate principalmente nella valorizzazione delle danze tradizionali – samba, capoeira, axé, candomblè, danze afro-americane – tutte legate alle radici afro e rivisitate alla luce della coreografia brasiliana contemporanea. Dopo aver girato tra America ed Europa, a 31 anni di distanza dalla sua fondazione, il Balé do Teatro Castro Alves raccoglie oggi danzatori di generazioni diverse e per i “veterani” del gruppo, la nuova direzione di Jorge Vermelho, ha cercato un repertorio calibrato, sull’esempio di Jirí Kylián con il Nederlands Dans Theater III, dedicato a performer-interpreti che hanno superato i 40 anni.
Nel nuovo lavoro, A quem possa interessar di Henrique Rodovalho, presentato alla Biennale in prima nazionale, i danzatori del Balé Teatro Castro Alves costruiscono una partitura di gesti attingendo ai contenuti della memoria del corpo che è anche memoria della vita. Commissionato nel 2010 a Enrique Rodovalho, direttore della Compagnia Quasar di Golas, A quem possa interessar è il frutto di un felice incontro tra l’universo inquieto e urbano del pluripremiato coreografo brasiliano con la compagnia di Bahia, che unisce la ricerca formale del movimento con le sue radici più popolari.
Il balletto comincia con i 24 ballerini disposti tutti in fila in proscenio. Diversissimi per età (compresa fra i 35 e i 60), tipologia fisica, provenienza, dopo essersi presentati come gruppo, i danzatori emergono dal buio uno alla volta e, dichiarata la propria identità, raccontano aspirazioni e progetti di vita.
Ciascuno parla attraverso il movimento ma è accompagnato dalla sua stessa voce precedentemente registrata. Da questo momento più intimo, lo spettacolo s via via al confronto tra singoli individui e collettività: lo spazio si dilata e nascono relazioni che si trasformano in movimenti all’unisono di tutto il gruppo.
Ne fuoriesce una composizione corale, in cui il gesto e la danza trovano echi e amplificazioni nella parola, nella musica e nel canto dal vivo di Badi Assad. Chitarrista e percussionista di fama mondiale e dalla tecnica prodigiosa, qui fonde il suo personalissimo linguaggio musicale con quello dei danzatori, trascendendo dalla nativa tradizione brasiliana attraverso l’inserimento di sonorità etno-pop provenienti da diversi paesi del mondo.
BALÉ TEATRO CASTRO ALVES (Brasile)
“A quem possa interessar” (prima italiana)
Coreografia: Henrique Rodovalho
Con: Adriana Bamberg, Agnaldo Fonseca, Ajáx Vianna, Alice Becker, Ângela Bandeira, Anna Paula Drehmer, Dina Tourinho, Evandro Macedo, Fátima Berenguer, Gilberto Baía, José Antônio Sampaio, Konstanze Mello, Lila Martins, Lilian Pereira, Luis Molina, Maria Ângela Tochilovsky, Mônica Nascimento, Paullo Fonseca, Renivaldo Nascimento (Flexa II), Rita Brandi, Rosa Barreto, Solange Lucatelli, Sônia Gonçalves, Ticiana Garrido
Assistente alla coreografia: Anna Paula Drehmer
Musiche eseguite dal vivo da Badi Assad
Scene, suono: Henrique Rodovalho
Luci: Irma Vidal, Henrique Rodovalho
Costumi: Márcia Ganem
Produzione: Teatro Castro Alves
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