“Black swan” di Darren Aronofsky

Il cigno bianco e il cigno nero

Venezia 67. Concorso
Nina (Natalie Portman) è una ballerina in attesa della sua grande occasione. Che forse arriva quando il coreografo Thomas (Vincent Cassell) va alla ricerca di una nuova protagonista per Il lago dei cigni. Nina, che ha grande preparazione tecnica ma è poco portata a “lasciarsi andare” e a tirar fuori il lato seduttivo di sè, è sicuramente adatta per ricoprire il ruolo del cigno bianco. Ma per dimostrare di essere in grado di diventare anche il cigno nero dovrà riuscire ad esprimere lati nascosti di sè.

Black swan è un film sul processo di riconoscimento e di superamento di sè che sta dietro ogni creazione artistica. Dedicarsi a una creazione artistica (in questo caso è l’interpretazione di un balletto, ma potrebbe trattarsi anche di altro – del lavoro di un pittore, di un violinista, o altro ancora – potrebbe valere anche per l’impegno di uno sportivo e per qualsiasi attività che comporti una dedizione costante e quasi sovraumana per raggiungere determinati risultati) significa annullare se stessi in questi obiettivi, rinunciare a una vita “normale” (il pianista che accompagna Nina, stufo di seguirla nel suo ostinato ripetere degli esercizi, se ne va dicendo “ho una vita, io”). Significa riconoscere quello che si ha dentro di sè (Nina aveva dentro di sè il cigno nero, ma non sapeva come esprimerlo) e, allo stesso tempo, superarlo, diventando qualcuno di diverso da ciò che si era. Significa trovarsi e, allo stesso tempo, cancellarsi, diventare persino nemici di se stessi. E chi sta attorno manifesta analoga “doppiezza”. Il rapporto con la madre ha, in questo senso, momenti molto intensi e riusciti. Il personaggio della madre, con le sue attenzioni maniacali, proietta sulla figlia le proprie ambizioni creandole paure (efficace il momento cui la madre appare all’improvviso durante la masturbazione della protagonista) e, allo stesso tempo, con il suo costante sostegno, è l’artefice della riuscita della figlia (la vediamo tra il pubblico ad ammirarla nell’esibizione finale).

Che Darren Aronofsky sia un maestro nel rappresentare ossessioni e stati mentali alterati lo aveva dimostrato coi suoi primi film (Il teorema del delirio, vicenda in bianco e nero di un matematico ossessionato dalla possibilità di comprendere il mondo attraverso i numeri o Requiem for a dream, che raccontava la storia di alcuni drogati e del loro progressivo allontanarsi dalle speranze e dai sogni dell’infanzia). In questo film, mescolando thriller psicologico (tra parentesi, si può ricordare che Il lago dei cigni aveva dato spunto anche ad un altro thriller psicologico sullo sdoppiamento: Etoile, 1989, di Peter Del Monte), accenti apertamente horror e melodramma, torna a raccontare di ossessioni e di labirinti mentali adottando modalità espressive e narrative che, rispetto agli esordi fieramente indie, risultano maggiormente contaminate col cinema mainstream.

Questo significa la presenza di alcuni elementi che potranno risultare un po’ troppo facili ed esteriori. La scena di sesso saffico era davvero necessaria o è la carne che si dà in pasto ai rotocalchi perchè parlino del film? E se il bignamino della storia de Il lago dei cigni fatto da Cassell ad uso degli spettatori che non la conoscessero appare giustificabile, qualche momento in cui le finalità esplicative-didascaliche si accompagnano al baracconesco (mi riferisco, ad esempio, alla comparsa delle ali e del piumaggio nel balletto finale) era probabilmente evitabile. Ma se alcuni momenti sembrano il pedaggio pagato per scalare il box office, il film conferma in pieno il talento visivo (significativo il lavoro sui colori) e narrativo di Aronofsky e non inficiano la capacità di Black Swan di toccare lo spettatore e di raggiungere picchi di notevole intensità (il crescendo finale è indubbiamente un momento di grande forza).

Titolo originale: Black Swan
Nazione: U.S.A.
Anno: 2010
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 103’
Regia: Darren Aronofsky
Cast: Mila Kunis, Natalie Portman, Winona Ryder, Sebastian Stan, Vincent Cassel, Christopher Gartin, Toby Hemingway, Janet Montgomery, Barbara Hershey, Kristina Anapau, Ksenia Solo, Adriene Couvillion
Produzione: Cross Creek Pictures, Phoenix Pictures, Protozoa Pictures
Distribuzione: 20th Century Fox
Sito ufficiale: www.blackswan2010.com
Data di uscita: Venezia 2010 (concorso)