Concorso
Dopo aver suscitato lo scorso anno sempre a Cannes molte polemiche e pochissime critiche positive con Serbis, il regista filippino Brillante Mendoza torna dietro la macchina da presa proponendo al pubblico un’opera che certamente creerà nuove e
accese discussioni.
Peping è un ragazzo di vent’anni che conduce tutto sommato una vita ordinaria. E’ uno studente svogliato di criminologia, come molti suoi coetanei ha già un figlio a carico e infine arrotonda le sue entrate con qualche lavoretto in nero e poco rischioso per una banda locale. Il suo matrimonio e la conseguente pressante necessità di maggiori soldi lo portano ad accettare la proposta dell’amico Abyong, che gli farà vivere una nottata non certo indimenticabile.
Come in Serbis, anche in Kinatay grande protagonista è la strada, con i suoi fortissimi rumori e la sua vita che pare un flusso incontrollabile di uomini e macchine che si intrecciano. Mendoza questa volta spezza però il film in due parti: la prima, ambientata durante le ore diurne, è quasi un documentario in presa diretta della vita a Manila, con le sue tradizioni, il suo traffico assordante e, appunto, i suoi suoni acuti. Il regista, come nel precedente film, si focalizza molto sul sonoro, che sovrasta anche i dialoghi creando un sottofondo che più che di disturbo diventa ormai un’etichetta di ogni suo film.
La seconda parte della pellicola, ambientata invece di notte, ci consegna una Manila quasi irriconoscibile. Il silenzio la regna da padrona e i demoni sembrano così approfittare per compiere le loro nefandezze prima che la luce torni ad illuminare le strade.
Il protagonista viene coinvolto in un massacro, con tanto di dettagli macabri, di una spogliarellista che ha creato parecchi problemi al boss dell’organizzazione per la quale lavora. Peping, che ha differenza dei sui amici è sensibile, vive questa nottata come un incubo ad occhi aperti, incapace, sia per paura che per interesse, di ribellarsi e di cercare di salvare sia la ragazza che la propria innocenza.
Mendoza, che non vuole passare certamente per un regista scontato, ci offre in questo film un suo lato crepuscolare, a tratti lynchiano, che seppur possa suscitare qualche disappunto, rappresenta però un ulteriore elemento del suo modo di realizzare cinema da tenere in considerazione nel futuro.
Directed by :
Brillante MENDOZA
Country:
FRANCE, PHILIPPINES
Year:
2009
Duration:
100 minutes