Luca Calzolaro, del corpo di ballo di “Notre Dame de Paris”, racconta la sua avventura al termine della tournée invernale.Classe 1985. Professione: dancer. Lo abbiamo visto ballare nei palazzetti di tutta Italia al seguito della compagnia che tra il 2011 e il 2012 ha riportato in scena “Notre Dame de Paris” per il suo 10° anniversario. Uno spettacolo grandioso, con numeri da capogiro: tre milioni di spettatori, cento tappe in tutta Italia e 964 repliche complessive.
Nel corpo di ballo c’era anche lui, Luca Calzolaro, originario di Eboli ma romano d’adozione (vive a Roma da sette anni).
A muovere i primi passi ha iniziato molto presto: a 15 anni aveva già fondato un gruppo hip hop, con il quale per due anni consecutivi si è aggiudicato il titolo regionale. Poi è passato a studiare con importanti maestri (Emil Traianov, Peppe Coppola, Matteo Pastore, Roberto D’Urso, Tuccio Rigano, Cristina Amodio, Vinicio Mainini, Giacomo Molinari e molti altri).
Nel frattempo ha lavorato con la compagnia “Carpe diem ballet” ed è entrato a far parte del corpo di ballo dell’ “Odissea, the musical”.
Il primo successo vero e proprio si deve però a “Jesus Christ Superstar”, portato in scena dalla Compagnia OLBC, con le coreografie di Roberto D’Urso e la regia di Cristina Grandoni. Per poi figurare come danzatore solista in “Una stranissima ragazza” e in “Lovers”, con Brunella Platania ed Enrico D’Amore.
In seguito, ha fatto parte del corpo di ballo del musical “GMG Generation – I misteri dell’amore” di Raffaele Avallone e della commedia musical “Il paradiso può aspettare” (con debutto al Teatro Brancaccio di Roma), mentre nel 2010 ha collaborato come coordinatore coreografico e ballerino allo spettacolo culturale “Opinioni di un clown in Si bemolle”, con Francesco Facciolli, Brunella Platania, Enrico D’Amore, la regia di Sabrina De Luca e la supervisione artistica di Claudio Orazi (già sovrintendente all’Arena di Verona e allo Sferisterio di Macerata).
Infine, Luca è entrato a far parte della Compagnia Nazionale di Balletto “Opera danza” diretta dal maestro Tuccio Rigano e nel 2011 è approdato nel corpo di ballo di “Notre Dame de Paris”, che ha da poco concluso la sua tournée invernale per poi spegnere definitivamente i fuochi il 7 e 8 settembre nella splendida cornice dell’Arena di Verona.
“Ciò che più mi è rimasto dentro di questa bellissima esperienza nel corpo di ballo di “Notre Dame de Paris” sono i rapporti interpersonali che si sono creati giorno dopo giorno all’interno della compagnia – spiega Luca al termine della tournée invernale/primaverile – nel corso di questi mesi trascorsi a stretto contatto si è venuto a formare un gruppo forte e unito”.
A proposito delle coreografie, Luca spiega: “La particolarità di “Notre Dame” sta nel fatto che in scena non va un personaggio costruito e predefinito, ma andiamo noi stessi, con tutta la nostra libertà creativa di ballerini. Siamo in dodici e ognuno di noi fa qualcosa di diverso, esprimendo se stesso al massimo. Non a caso siamo clandestini”.
E aggiunge: “Lavorare in un ambiente del genere, con un livello di professionalità tanto alto, mi ha permesso di imparare molte cose e di crescere come professionista, oltre che come persona”.
Se poi qualcuno gli domanda del pubblico, non ha dubbi a proposito: “Il pubblico di “Notre Dame” è semplicemente fantastico! Nel corso di questa tournée ho scoperto quanto esso sia in grado di cogliere i significati, anche quelli all’apparenza meno evidenti. D’altra parte, questo è uno spettacolo che parla di temi sempre attuali, intramontabili, come l’emarginazione, le forme della società e l’amore”.
Attualmente Luca Calzolaro tiene stage di modern contemporary e hip hop in svariati centri e scuole di danza d’Italia.