“Evolution Tour” di Giovanni Allevi

Evoluzioni in musica

SMS Venice nela sua terza serata si impreziosisce dell’elegante musica di Giovanni Allevi che arriva nella splendida Piazza San Marco con il suo “Evolution Tour”.

Giovanni Allevi, timido nella sua genialità, sale sul palco della Piazza per salutare il pubblico di SMS Venice. Realmente emozionato il musicista apre il concerto con la romantica Aria. Appena Allevi sfiora, con grande padronanza e indescrivibile trasporto, i tasti del suo pianoforte, come d’incanto si accende la magia. L'”aria” si riempie di musica, si fa ricca di emozioni, si impreziosisce di dolci e melodiche sensazioni.

Per la prima parte, dedicata al piano solo, Allevi sceglie di eseguire sei brani che vengono intervallati dai suoi pensieri e dalle sue sensazioni che lui stesso racconta al pubblico con spiazzante ironia. Tra Monolocale 7.30 a.m., tratto da Composizioni, e Go with the Flow, da No Concept, molto si scopre di lui: le sue ansie, le sue ispirazioni, la sua quotidianità e soprattutto la sua musica. Con grazie esegue l’inebriante L’orologio degli Dei, mentre con infinita tecnica e magistrale forma regala il difficile esercizio di Jazzmatic, che chiude virtualmente la prima parte dell’esibizione.

Per questo tour Allevi non dialoga solo con il pianoforte, ma si fa accompagnare da un’orchestra sinfonica, quella de I Virtuosi Italiani, che rende, se possibile, ancor più incantevole l’atmosfera.
Per la seconda parte Allevi veste anche i panni del direttore per dirigere la suite Angelo Ribelle. Nei cinque brani che la compongono la bacchetta indirizza con naturalezza e originalità l’orchestra, infondendo una speciale energia e allegria su ogni singolo musicista che risponde con coinvolgenti sorrisi alle indicazioni del proprio direttore.
Con vigore, passione e talento Allevi riempie la Piazza di suoni che coinvolgono, raccontano ed emozionano.

Per la terza parte dell’esibizione oltre a dirigere Allevi torna al pianoforte con dei brani tratti da Evolution. La solenne malinconia di Foglie di Beslan, la poetica intensità di Prendimi e il fresco vigore di 300 anelli, brano in cui il pianoforte entra quasi in punta di piedi per poi integrarsi perfettamente nella melodia, non fanno altro che tratteggiare l’innegabile talento di questo musicista.
Un caloroso applauso del pubblico, rigorosamente in piedi, ottiene un paio di bis che Allevi regala con grande trasporto. E non si risparmia nemmeno quando, richiamato a gran voce su un palco ormai vuoto, riapre il pianofortre per un altro brano.

Da perfetto musicista Allevi sa benissimo che musica è sinonimo di scambio e per questo ha voluto ringraziare personalmete tutti quelli rimasti ad aspettarlo dopo il concerto.
Di Allevi, infatti, non colpisce solo l’innato e straordinario talento ma soprattutto la sua sincera umiltà e la sua infinita disponibilità.


Tutte le foto della serata:

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