FORSYTHE E BIGONZETTI PER ATERBALLETTO

La grande danza sul palco del Teatro Verdi di Padova

Domenica 12 maggio, all’interno del programma di Oltre il visibile – XV Edizione della rassegna Prospettiva Danza Teatro 2013– progetto fortemente voluto dall’Assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio e realizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova in collaborazione con il Circuito Teatrale Regionale Arteven e la direzione artistica di Laura Pulin – il Teatro Verdi di Padova ha ospitato ancora una volta Aterballetto | Fondazione Nazionale della Danza, dal 2008 diretta da Cristina Bozzolini.
Un atteso ritorno quello della compagnia emiliana che, con un nuovo afflato di vitalità e preparazione tecnica, ha offerto un programma insolito e arduo da affrontare, in particolare per la scelta di riportare in scena un coreografo ostico come Forsythe con Workwithinwork e l’amato ex-direttore della compagnia Mauro Bigonzetti con l’ironico Rossini Cards.

La serata si apre con Wokwithinwork, coreografia sulla difficile musica per violini di Luciano Berio, una prima assoluta per il repertorio della compagnia.
“Quando il sipario si apre un uomo piega le braccia verso l’alto mentre il corpo si estrania, arcuandosi in un andamento ripreso immediatamente dai ballerini dietro di lui.” Da queste battute iniziali, un flusso quasi incessante di movimenti prende vita propria, una corrente fluida e vorticosa che sembra plasmare a proprio piacimento le traiettorie sul palco, guidata dai ritmi incalzanti dei Duetti per due violini, vol. 1 (1979 -83) di Luciano Berio. Immerso in un’atmosfera scarna e austera, il balletto offre una rappresentazione minuziosa delle infinite sfaccettature della tecnica classica, liberando i ballerini dalle logiche convenzionali. Il cuore della rappresentazione è una successione di splendidi duetti: “da un incontro bellicoso che prende forma all’apertura tra due uomini che s’inseguono in cerchio con tecnica e atletismo a un tenero passo a due in cui la donna viene sollevata in arabesque con lenta, scultorea inevitabilità.”

Certamente di più facile lettura e interpretazione Rossini Cards, coreografia di Bigonzetti del 2004 che celebra il geniale spirito di Gioacchino Rossini. Più volte rappresentato, un pezzo storico della compagnia, tanto che alcune scene fanno ormai parte dell’immaginario collettivo: la tavola imbandita della scena iniziale, dove le braccia, le teste, le gambe dei ballerini seduti attorno ad una grande tavola imbandita si muovono all’unisono in un crescendo incalzante; il passo a due “on the floor” che segue, una delicata scena d’amore che vede la coppia giocare e muoversi senza mai perdere il contatto l’uno con l’altro; subito dopo l’esaltazione del corpo e della tecnica maschile nel passo a due, dove la splendida musicalità e sincronia dei movimenti si fondono insieme regalando al pubblico una piece indimenticabile. Per arrivare al finale esplosivo, ironico, travolgente, con tutta la compagnia in scena.

Un Aterballetto rinato, finalmente come ce lo ricordavamo anni fa: preparazione tecnica, atleticità, armonia e coordinazione dell’ensemble. Sono queste le caratteristiche che hanno reso grande la compagnia e che finalmente si sono ritrovate sulla scena.

“WORKWITHINWORK” (1998)
Coreografia: William Forsythe
Musica: Luciano Berio, “Duetti per due violini, vol.1”
Scenografia e luci: William Forsythe
Costumi: Stephen Galloway
Messa in scena: Francesca Caroti e Allison Brown
“ROSSINI CARDS” (2004)
Coreografia: Mauro Bigonzetti
Interpreti: tutta la compagnia
ATERBALLETTO | FONDAZIONE NAZIONALE DELLA DANZA
Direzione artistica: Cristina Bozzolini
www.aterballetto.it