“GARPASTUM” di Alexej German jr.

Il duro cammino verso l'età adulta

Concorso
Un racconto di formazione nella Russia prerivoluzionaria: due fratelli conoscono la vita, la storia e la sessualità e trovano nel calcio il rifugio dal dolore e la chiave della speranza. Film ben realizzato, dalla tecnica fin troppo impeccabile, con la straordinaria direzione della fotografia di Oleg Lukichev.

La crescita di due fratelli a San Pietroburgo nella Russia prerivoluzionaria – siamo nel 1914 – attraverso il gioco del calcio (in latino harpastum): cresciuti dagli zii, senza madre e con un padre malato psichico, Andrej e Nikolaj conosceranno la vita, la sessualità e la crudeltà della storia, vivendo in prima persona la rivoluzione e vedendo cambiare radicalmente con i loro occhi il loro paese natale.

Le passioni forti che abitano la giovinezza si mescolano e dipingono il quadro di un film di formazione, davvero realizzato con una minuzia pittorica – straordinaria la fotografia di Oleg Lukichev, concentata sui toni del marrone e del seppia tipici di una foto d’epoca sbiadita. Talvolta la pellicola sembra addirittura fin troppo studiata, fin troppo curata nella realizzazione, e forse tutta questa impeccabile precisione rischia di smorzare la carica delle vicende che si intrecciano sullo schermo. I non pochi temi chiamati in causa (la sessualità, la crescita, la rivoluzione, la cultura dell’epoca – la compagna di Andrej frequenta molti artisti di culto dell’epoca) sono perfettamente amalgamati e gestiti con il dovuto equilibrio, così che nessuno prevale sugli altri evitando il rischio che la storia esca troppo dal tracciato che si era preposta.

Il calcio diventa perciò il naturale contrappeso di problematiche tanto forti e importanti, la volontà di innocenza, forse di salvarsi da un’età adulta che sembra riservare solo dolore e frustrazione: il regista non mostra mai la crescita dei due fratelli con positività, come un percorso diretto verso una meta appetibile, e la maturazione echeggia con disillusione in una triste assonanza, accentuata dalle tonalità fredde che colorano ogni inquadratura, mentre i due fratelli corrono verso la porta, obiettivo conosciuto a differenza del futuro incognito che li aspetta al varco.

Come ci dice chiaramente il finale, l’unica speranza è appunto il garpastum, il calcio, il rifugio e la fuga dalla realtà, il sogno, la forza e la speranza che nonostante tanta sofferenza non abbandona mai i due giovani protagonisti, interpretati da Evgeny Pronin e Danila Kozlovsky, due attori davvero molto bravi e con una carica di sensualità degna di star hollywoodiane. German jr., figlio d’arte, aveva già ricevuto una menzione speciale a Venezia nel 2002 per “L’ultimo treno” nella sezione Orizzonti.

Titolo originale: Garpastum
Nazione: Russia
Anno: 2005
Genere: Drammatico

Durata: 114′
Regia: Aleksey German Jr
Cast: Chulpan Khamatova, Evgeny Pronin, Danila Kozlovsky
Produzione: VK Company
Data di uscita: Venezia 2005