“I RACCONTI DI TERRAMARE (GEDO SENKI)” di Miyazaki Goro

Le cronache di Earthsea

Fuori Concorso
Earthsea, terra di maghi e di dragoni, sta poco a poco perdendo il suo Equilibrio. I draghi combattono fra loro, il bestiame si ammala, le messi si guastano, e gli esseri umani stanno a guardare. La colpa è da attribuire a Cob, malvagio mago che, vista la morte troppo da vicino, e deciso ad evitarla a tutti costi, cerca in tutti i modi di trovare il segreto della vita eterna. Questa manifesta volontà di andare contro natura fa rivoltare la Terra nostra Madre contro la metastasi umana.

Ged, meglio noto come Sparviero, di professione Arcimago, vagabonda per le terra di Earthsea alla ricerca di una risposta a tutto ciò che sta accadendo. Sulla strada trova Arren, giovane principe parricida, in fuga dalla città natale con la spada magica della sua famiglia; il ragazzo sembra appartenere all’oscurità, i suoi occhi sono tristi e malinconici, ma dove c’è oscurità c’è il sole, e l’ombra della luce che l’ha abbandonato lo segue ovunque vada.
Quando Cob esce allo scoperto con i suoi diabolici piani, l’unica soluzione per Sparviero, Aren e Therren, scontrosa e spaurita ragazza salvata dalle grinfie dei negrieri dal giovane principe, è di affrontare il malvagio negromante in uno scontro frontale.

Risulta terribilmente difficile giudicare l’operato cinematografico del figlio di uno dei più grandi filmmaker contemporanei, ma è esattamente ciò che andiamo a fare.

Una quantità eccezionale di carne al fuoco caratterizza questa splendida opera prima. Goro insiste con tenacia e passionalità su un tema tanto vasto quanto fondamentale: non c’è vita senza morte, bisogna quindi accettare l’esistenza della nera signora, e vivere l’unica vita che ci spetta appieno, per non dover fronteggiare alla fine dei nostri giorni remore o rimpianti; per fare ciò è necessario non avere paura della morte, anche se certo, un po’ di timore reverenziale è più che consigliabile, ma sopra tutto e tutti non avere paura della vita. Solo chi ha paura della vita cerca la chimera della vita eterna; vita eterna è uguale assenza di morte che è uguale ad assenza di vita. Non c’è Ying senza Yang, non luce senza tenebra, non c’è donna senza uomo, non c’è vita senza morte.

Un film di straordinaria fattura, oltre che di straordinario spunto, grazie al supporto dell’infallibile Studio Ghibli che, altro che Pixar, non ne sbaglia veramente una. Goro, esordiente assoluto, dimostra di saperci fare specialmente a livello narrativo. Centellina le informazioni su questa terra sconosciuta, incuriosendo lo spettatore man mano che il film prosegue. Lo incatena alla poltrona in un finale, è finalmente ora di dirlo, degno del padre. Caratterizza con maestria il personaggio di Arren, il più profondo e sfaccettato con la sua dicotomia che si risolve anche a livello grafico. A livello tecnico una scena su tutte merita menzione: la soggettiva finale sul volo in picchiata del drago che, pur durando pochi secondi, fa accaponare la pelle.

Titolo originale: Gedo Senki

Nazione: Giappone
Anno: 2006
Genere: Animazione
Durata: 115′
Regia: Goro Miyazaki
Sito ufficiale: www.ghibli.jp/ged
Produzione: Studio Ghibli
Distribuzione: Buena Vista International, NTV, Studio Ghibli, Toho Company Ltd
Data di uscita: Venezia 2006