Il Teatro Europa colleziona un grande successo di pubblico con “Alice nel Paese delle Meraviglie”

Uno dei più bei spettacoli degli ultimi anni

Un grande successo del Teatro Europa, che ha portato in scena uno dei più bei musical mai visti. Ecco una di quelle volte in cui lo spettacolo non resta racchiuso tra i confini del palco, ma fuoriesce, esonda, fino a coinvolgere vivamente tutto il pubblico presente in sala. Soprattutto i bambini, tanti, sorridenti, uno stuolo di coniglietti con le orecchie del Bian Coniglio in testa.

Alice nel Paese delle Meraviglie non smette mai di far sognare, specie se a dargli vita sotto forma di musical è Christian Ginepro, regista marchigiano e personaggio di successo, ormai affermato a livello internazionale. Non a caso nel 2007 ha vinto il Premio della Critica come Rivelazione dell’anno, ma già l’anno prima aveva ricevuto il premio Personalità Europea 2006.

Tutte le carte in regola quindi per cimentarsi in un capolavoro senza tempo come il romanzo di Carroll, una di quelle opere per l’infanzia che in realtà sono destinate ad essere lette indistintamente da tutti per secoli, magari con chiavi di interpretazione diverse.

Dalla sua parte, per questo colossale musical che effettivamente è uno dei più belli messi in scena negli ultimi anni, Ginepro ha voluto ballerini, cantanti, attori, comici. Tutti professionisti impeccabili, in grado di mantenere lo spettacolo a un altissimo livello, a cominciare da Tania Tuccinardi nel ruolo di Alice da grande e Gabriele Foschi in quello del Coniglio Bianco. Anche se, a spettacolo terminato, gli applausi più entusiasti sono andati a Roberta Faccani (perfetta nei panni della Regina di cuori e sempre dotata di una voce incredibile) e a Marco Bazzoni, in arte Baz, il più simpatico, travolgente e acuto Cappellaio Matto che sia mai apparso nella storia di Alice.

Il suo è stato uno dei momenti più esilaranti dell’intero musical, proprio all’inizio del secondo tempo, specie nella capacità di fondere insieme la favola con la modernità, tirando dentro alla follia del personaggio tre magnifiche caricature di Luciano Ligabue (“scusate se sono venuto senza i miei Camperos”), Jovanotti e Albano.

E tuttavia non è stata quella l’unica parentesi comica dello spettacolo, che ha saputo alternare molto bene, in più di due ore di performance, le arti della recitazione, della danza, del canto e del cabaret.

Vale la pena nominare anche le scenografie e i costumi di Annalisa Benedetti, un grandissimo lavoro che meriterebbe una recensione a parte, come pure le musiche di Giovanni Maria Lori.
A occuparsi dei testi Eduardo Tartaglia, mentre le coreografie sono state curate in prima persona da Ginepro.

Così, nel pomeriggio dell’Epifania, centinaia di persone (il Teatro Europa era assolutamente stipato per l’occasione) sono tornate per qualche ora bambine, riscoprendo fino in fondo il fascino dei sogni e della fantasia.

www.teatroeuropa.it; www.alicenelpaesedellemeraviglie-ilmusical.it

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Chiara Giacobelli è una scrittrice e giornalista nata nel 1983. Si è laureata a pieni voti in Scienze della Comunicazione e poi Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. E' iscritta all'Ordine dei Giornalisti dal 2006 e ha pubblicato undici libri, tra cui il pluri-premiato saggio biografico "Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo" realizzato insieme ad Alessio Accardo di Sky Cinema e al critico Federico Govoni. Nel 2016 è uscito il suo romanzo d'esordio "Un disastro chiamato amore" edito da Leggereditore del gruppo Fanucci. Come giornalista collabora anche con il gruppo Cairo Editore (Bell'Italia e In Viaggio), Affari Italiani, Luxgallery, oltre a tenere un blog culturale sull'Huffington Post. Il suo sito è www.chiaragiacobelli.com, oppure potete seguirla tramite Facebook, LinkedIn e Twitter.