Erica Bain vive a New York, città che attraversa quotidianamente munita di registratore per coglierne i rumori e gli umori, pronta a farne partecipi i fedeli ascoltatori di “Street walk”, il programma che conduce alla radio.
La sua New York è una città patinata fatta di bambine da nomi old fashion come Eloise, che vivono al Plaza con la tata inglese, dei ‘per sempre’ sussurrati all’amato David e delle loro dolci schermaglie sul colore vaniglia degli annunci per l’imminente matrimonio.
Una sera a Central Park tutto questo si infrange e cala il buio su di lei: Erica e David vengono aggrediti da loschi figuri che massacrano lui quasi per gioco, e feriscono gravemente la donna; alcune settimane di ospedale e poi bisogna ricominciare a vivere senza David e con addosso la paura di qualsiasi angolo buio della città, terrorizzata da un banale fruscio dietro le spalle nello stesso palazzo in cui abita.
In realtà questa è una non vita, Erica si alza alla mattina e si limita a respirare, non certo a vivere; gira per una città ora non più amica, addosso una felpa sformata, cercando invano vendetta e protezione negli uffici della polizia, e nel panico compera illegalmente un’arma da tenere con sé.
Visto che sono morta dentro e non ho nulla da perdere, tant’è che mi renda utile e faccia un po’ di pulizia. Erica con la sua pistola diventa il biondo angelo vendicatore che i giornali soprannominano il Vigilante; si aggira nella notte pronta a freddare chiunque stia esercitando quella violenza di cui lei è stata vittima e che le ha spento la mente.
Il meccanismo non sfugge al perspicace detective Mercer, che scoprirà indizio dopo indizio l’anomala identità del Vigilante, con cui costruirà un rapporto che nulla ha a che vedere con i ruoli di poliziotto e killer, ma si rivela molto simile all’affetto e alla comprensione umana.
Jodie Foster nella parte di Erica riesce magistralmente a dare vita ad una persona piena di rabbia e di dolore, in cui l’anima ha avuto un improvviso black out e le ha fatto perdere i contorni di ciò che è lecito.
Viene da chiedersi se il tutto non sia un po’ troppo surreale, ma il regista Neil Jordan non è nuovo a colorare con un tocco favolistico un dramma umano, come accadeva in Breakfast on Pluto: là un uomo in crisi di identità sessuale intraprendeva un viaggio dall’Irlanda a Londra per sottrarsi ai pregiudizi e trovare se stesso; qui il viaggio è all’interno della mente umana che giorno dopo giorno legittima la violenza come antidoto alla violenza, e rende normale ciò che prima era considerato impensabile e criminoso.
Fa discutere solo il finale del film, che si chiude in modo frettoloso e quasi assurdo, il cui unico pregio è di essere così lontano dal classico epilogo dei polizieschi di matrice hollywoodiana, in cui il buon detective sconfigge inesorabilmente il cattivo omicida.
Titolo originale: The brave one
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Azione, Thriller
Durata: 161’
Regia: Neil Jordan
Sito ufficiale:
Sito italiano: wwws.warnerbros.it/thebraveone…
Cast: Jodie Foster, Terrence Howard, Douglas J. Aguirre, Naveen Andrews, Mary Steenburgen, Margaret Baker, Dennis Johnson, Nicky Katt, Jane Adams, Larry Fessenden, Dana Eskelson
Produzione: Redemption Pictures, Silver Pictures, Village Roadshow Productions Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: 28 Settembre 2007 (cinema)