“Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari

Nuova gioventù bruciata

Bari – L’amicizia tra Giorgio (Elio Germano), a un esame dalla laurea in legge, e il bel Francesco (Michele Riondino), di umili origini, nasce sui tavoli da gioco. L’abilità di Francesco con le carte è straordinaria tanto che i due giovani si alleano per barare. Con la somma accumulata, Francesco e Giorgio partono diretti in Spagna per acquistare una grossa partita di droga da rivendere a casa. L’autodistruzione morale e fisica in cui precipitano a Barcellona li conduce in un vortice di violenza incontrollata.

Tratto dall’omonimo libro di Gianrico Carofiglio, Il passato è una terra straniera in concorso al Festival internazionale del Film di Roma 2008 è il terzo lungometraggio di Daniele Vicari. Il regista racconta di aver deciso di mettere in immagini il libro di Carofiglio per le sensazioni che sono emerse durante lettura, “da un mio crescente desiderio del tutto ‘cinematografico’ di raccontare il lato oscuro delle cose, gli aspetti meno sorvegliati della nostra esistenza sociale e individuale, radicalizzando alcune caratteristiche dei miei film precedenti, nei quali non mi sono mai spinto oltre un certo limite. Avevo forse bisogno della chiave giusta per guardare in faccia quella duplicità degli esseri umani, degli uomini del mio tempo, che mi affascina e mi spaventa sempre più”.

Sembra non esserci differenza di classe, in fondo, nel meccanismo oscillatorio tra una vita moralmente impeccabile e l’assenza di regole, dove il punto d’approdo, inevitabile, coincide con la “spazzatura” che il comportamento umano è in grado di generare; furto, violenza, autodistruzione. L’occhio indagatore del cinema di Vicari si sforza di trovarne le cause, ma il film si concentra a tal punto sui suoi protagonisti da diventare miope, incapace di registrare gli stimoli esterni. Restano due belle interpretazioni (Germano e Riondino sono riusciti a trovare il giusto equilibrio tra i due personaggi) e una forma estetica consapevolmente formulata.

Resta (da notare) anche l’ingresso di un mondo, quello del gioco d’azzardo, per niente provinciale ma inevitabilmente povero se messo a confronto con l’immaginario cinematografico hollywoodiano che attraverso i casinò è riuscito a costruire un universo spazio-temporale indipendente. Molto vicino alle atmosfere ricreate da Vicari, Sydney di Paul Thomas Anderson dove ai colori forti e brillanti delle sale da gioco è associata una vita per niente scintillante.

Durante i titoli di coda, la voce di Elio Germano scandisce il contenuto di una canzone rap intitolata “Stanotte”, eseguita dal gruppo Bestie Rare di cui l’attore fa parte da alcuni anni.

Titolo originale: Il passato è una terra straniera
Nazione: Italia
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Durata: 120′
Regia: Daniele Vicari

Cast: Elio Germano, Michele Riondino, Daniela Poggi, Chiara Caselli, Valentina Lodovini
Produzione: Fandango, R&C Produzioni
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Roma 2008
31 Ottobre 2008 (cinema)