“È sempre più diffusa la convinzione che viviamo in un mondo pieno d’odio e avidità, ma io non ci credo, vedo amore dappertutto…Indimenticabile, irraggiungibile, entusiasmante, eccitante, inatteso, indesiderato, inopportuno, incomprensibile, travolgente, ineguagliabile. In effetti l’amore è dappertutto.”
Questa l’introduzione al film: scene di abbracci nella sala di arrivo di un aeroporto. “Love Actually” è un inno all’amore, o meglio un vero e proprio coro. Il film presenta ben dieci storie d’amore, entusiasmanti, malinconiche, velate di ironia; ironia tipica degli ultimi successi di Richard Curtis.
Sceneggiatore di successo di “Quattro matrimoni e un funerale”, “Notting Hill”, “Il diario di Bridget Jones”, Curtis passa per la prima volta dal suo ruolo abitudinario a quello di regista.
“Love Actually”, commedia romantica in cui molte storie d’amore si intrecciano in un unico avvincente racconto, è una divertente incursione nelle dinamiche dell’innamoramento: dal nuovo Primo ministro scapolo (HUGH GRANT) che si innamora di una ragazza giovane e carina del suo staff pochi momenti dopo aver fatto il suo ingresso al numero 10 di Downing Street…A uno scrittore (COLIN FIRTH) che fugge nel sud della Francia per dimenticare la donna che l’ha tradito e trova l’amore sulle sponde di un lago…Da una donna sposata (EMMA THOMPSON) che sospetta che il marito (ALAN RICKMAN) stia allontanandosi da lei…A una giovane sposa (KEIRA KNIGHTLEY) che scambia il riserbo del migliore amico di suo marito per qualcos’altro…Da un ragazzino che cerca di conquistare l’attenzione della ragazza più irraggiungibile della scuola…A un vedovo (LIAM NEESON) che cerca di costruire un rapporto con un figliastro che conosce appena…Da una giovane americana disperata (LAURA LINNEY) che finalmente trova il coraggio di parlare con un collega di cui è segretamente infatuata da tempo…A una matura rock star (BILL NIGHY) che tenta di riproporsi al grande pubblico ma, come al solito, non vuol scendere a compromessi…
In effetti l’amore è dappertutto. Quell’amore che getta tutti nel caos. Vite e amori londinesi che si scontrano, si mescolano, per culminare nella vigilia di Natale con situazioni romantiche, divertenti (tipica corsa in auto per raggiungere la dolce metà) o dal sapore dolceamaro in cui si ritrova chi ha la fortuna o la sfortuna di vivere sotto l’incantesimo dell’amore.
Il regista raccontando la genesi del progetto dice: “Non ricordo esattamente com’è nata l’idea di “Love Actually”. Forse avevo pensato che, considerato che un film mi assorbe così tanto – circa tre anni – e che volevo continuare a scrivere film romantici, non avrei fatto altro per tutta la vita. Così ho deciso di provare a scriverne nove o dieci contemporaneamente. Sono partito per una lunga vacanza con la mia famiglia e mi sono prefissato di pensare a una storia al giorno durante le mie passeggiate. Mi sarei ispirato alla realtà che conosco meglio, a piccoli incidenti del mio passato e alla vita di alcuni miei amici. Piano piano, la trama del film ha cominciato a delinearsi nella mia mente”.
Inoltre, Curtis ha deciso di ambientare le sequenza di apertura e chiusura del film in un luogo che fosse un po’ il simbolo della tesi di fondo del film: una sala arrivi di Heathrow. L’autore ricorda: “Giravo un film a Los Angeles e sono rimasto bloccato per un’ora all’aeroporto in attesa di un pacco. Ho avuto modo di vedere scene straordinarie, tutte quelle persone comuni, annoiate per l’attesa, che all’improvviso esplodevano di gioia alla vista di coloro che amavano. Quei volti esprimevano tutta la complessità dei rapporti personali ed è proprio questo genere di verità che ho cercato di trasmettere con il mio film”.
Il film, piacevole e divertente, non è il solito film romantico da San Valentino (mi domandavo infatti il perché della data di distribuzione!), ma ricorda, forse troppo, i film sopracitati (da Notting Hill a Bridget Jones), dove uno squattrinato Hugh Grant (ormai incastrato nel suo solito ruolo, che però riesce indiscutibilmente a fare bene) ci accompagna durante tutto il film nelle sue peripezie amorose.
È importante ricordare l’ottimo cast del film, composto anche da Rowan Atkinson (Mr Bean), Billy Bob Thornton (nel ruolo del presidente degli Stati Uniti) e molti altri. L’azzeccatissima colonna sonora (l’onnipresente “Love is all around”, e tante altre canzoni da hit). L’affascinante atmosfera natalizia ricreata su una Londra notturna, città superamata dal regista ( e si nota).
Con la scena finale si spera che, dopo aver seguito le storie dei diversi personaggi del film, gli spettatori tornino alle loro vite pensando che “ogni volto nella folla racconta una storia speciale, vera, una storia d’amore”.
Se volete passare due ore spensierate cercando emozioni che forse oggigiorno si perdono per strada, questo è il film adatto a voi. Come ho iniziato, così concludo, con una citazione dal film: “Spesso sono storie qualsiasi, non particolarmente degne di nota, ma l’amore c’entra sempre: padri e figli, madri e figlie, mogli e mariti, amici ed estranei. Se lo stai cercando, ho il vago sospetto che l’amore in effetti sia dappertutto…”
Titolo originale: Love Actually
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2003
Genere: Commedia
Durata: 129′
Regia: Richard Curtis
Sito ufficiale: www.loveactually.com
Cast: Hugh Grant, Liam Neeson, Colin Firth, Laura Linney, Emma Thompson, Alan Rickman, Keira Knightley, Martine McCutcheon, Bill Nighy, Rowan Atkinson, Denise Richards, Billy Bob Thornton.
Produzione: Tim Bevan, Richard Curtis, Eric Fellner, Duncan Kenworthy
Distribuzione: Uip
Data di uscita: 14 Novembre 2003 (cinema)