“MONEYBALL – L’ARTE DI VINCERE” DI BENNETT MILLER

Don't Stop Believin'

Torino 29. Festa Mobile – Figure nel Paesaggio
“Se una squadra qualsiasi vince un campionato world series, è un cosa bella per la squadra. Si beve champagne, si ricevono gli anelli dei campio. Se, invece, vinciamo noi, con il nostro budget, con questa squadra…cambieremo per sempre le regole del gioco. Ed è questo quello che voglio.
Voglio dare un vero significato a quello che sto facendo”.

Moneyball è la storia di Billy Beane (Brad Pitt), un ex giocatore di baseball, che, nel momento del fiorire della sua carriera, decise di compiere una svolta. La sua personale svolta.
Azzardò. E decide di diventare un talent scout di giocatori, coltivando il suo sogno: quello che il baseball sia uno sport romantico.

E mosso da questo romanticismo, Billy arriva al 2002, dove la squadra di cui è manager, Oakland A’s , inizia a perdere i suoi pezzi da novanta. Talenti che passano ad altri club. Giocatori che vengono ceduti come pedine sul tavolo degli affari del baseball. Ma Billy non si arrende. Lui vuole vincere. Lui vuole cambiare le regole. Così, si dà da fare e riforma una squadra, nonostante il budget notevolmente tagliato. Ingaggia Peter Brand (Jonah Hill), un intelligente economista “macina-numeri” che ha studiato a Yale.

I due mettono insieme una squadra su cui nessuno avrebbe mai scommesso; sfidando ogni tattica, reclutano giocatori accantonati dal mondo del baseball o perché troppo strani, o perché venivano considerati già vecchi, o avevano subito infortuni o avevano creato troppi problemi. Nonostante tali caratteristiche, però, questi ragazzi posseggono ancora grosse capacità sottovalutate dagli altri. Mentre Billy e Peter continuano sulla loro strada, i loro metodi nuovi irritano la vecchia guardia, i media, i tifosi e il loro allenatore (Philip Seymour Hoffman), che si rifiuta di collaborare con loro.

“L’arte di vincere è una classica storia di perdenti ,” racconta Brad Pitt “Vanno contro il sistema. Come potranno sopravvivere?,Come andranno a competere? Anche se mostreranno il loro talento, saranno risucchiati dal mercato e dalle squadre con tanti soldi.”

Diretto da Bennet Miller, tratto dal libro Michael Lewis, l’ex bond trader della Salomon Brothers, Moneyball, film d’apertura del 29 Torino Film Festival, sbaglia il ritmo. Miller avrà anche saputo raccontare il baseball in modo innovativo, attraverso le aspettative e le ansie di Billy, negli spogliatoi, nei filmati, soffermandosi poco “tra le basi”. Ma l’atteggiamento autoriale che si percepisce da questo film, l’estenuante lunghezza non giova alla storia di questi ostinati perdenti.

Per quanto Brad Pitt sia in gran forma, la sua presenza scenica non contribuisce a dare fiato alla trama. Miller, non batte un fuori campo, percepisce il progetto di Billy, ma il suo voler documentare, con una riduzione a cronaca, frena l’emozione che è la base di Moneyball.

Conquista, comunque, il tema pregiato, la vita di quest’uomo e della sua testardaggine da coraggioso perdente.

Titolo originale: Moneyball
Nazione: U.S.A.
Anno: 2011
Genere: Biografico, Drammatico, Sportivo
Durata: 133′
Regia: Bennett Miller
Sito ufficiale: http://www.moneyball-movie.com/
Cast: Brad Pitt, Jonah Hill, Philip Seymour Hoffman, Robin Wright, Chris Pratt
Produzione: Film Rites, Michael De Luca Productions, Scott Rudin Productions, Specialty Films (II)
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Uscita:Torino Film Festival 2011 – 27 Gennaio 2012 (cinema)