“NOI CREDEVAMO” di Mario Martone

Il Risorgimento italiano secondo Martone

Venezia 67. Concorso
Durante uno dei periodi più tormentati della storia italiana, il Risorgimento, i tre amici Angelo, Domenico e Salvatore sono coinvolti nelle cospirazioni finalizzate a costituire l’unità nazionale. Mentre l’ideale romantico e tanto sognato di unificare i territori della penisola si rivela un’impresa culturalmente ardua, gli insuccessi rivoluzionari e i sospettati tradimenti politici scalfiscono l’identità personale di ogni personaggio e minano la stabilità dei rapporti d’amicizia.

Attraverso quattro episodi e circa tre ore e mezza di spettacolo, Mario Martone ripercorre gli avvenimenti più importanti della storia risorgimentale italiana, riportando alla memoria i veleni di un’epoca controversa e ancor oggi al centro del dibattito storiografico. Tre ragazzi poco più che adolescenti e nati in un piccolo paese del Sud Italia accompagnano lo spettatore nell’immersione storica prospettata dal regista. Angelo, Domenico e Salvatore sono amici di vecchia data accomunati dal desiderio di battersi per l’unità d’Italia e intraprendono un percorso di militanza politica all’interno della Giovine Italia di Mazzini.
Il film rievoca numerosi avvenimenti storici di un movimentato trentennio della storia italiana basandosi sulle vicende di cui sono protagonisti i tre ragazzi del Cilento, personaggi con nomi di fantasia ma ispirati a persone realmente esistite.

Angelo è un personaggio “colpevole”, incapace di reagire in modo razionale ai traumi dell’insurrezione. Incattivito ed intossicato dal germe straziante della rivoluzione, perde la propria lucidità fino a compiere un atto estremo ed irreparabile: uccidere l’amico Salvatore per un sospetto infondato.
Domenico, interpretato con convinzione da Luigi Lo Cascio|Luigi Lo Cascio, è più riflessivo e con il passare degli anni comprende l’importanza di ricondurre il proprio animo ribelle verso una forma meno istintiva ed autodistruttiva.
La minuziosa caratterizzazione dei personaggi è un elemento essenziale per la scorrevolezza e la riuscita generale dell’opera di Martone, senza la quale lo spettatore non riuscirebbe a cogliere le mutevoli sfumature comportamentali dei protagonisti e ancora meno il contesto storico-politico in continua variazione.
Un ulteriore esempio del lavoro compiuto dal regista e dallo sceneggiatore Giancarlo De Cataldo in relazione alla definizione dei protagonisti è la figura di Caterina di Belgiojoso, personaggio centrale nell’opera presentata alla 67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica|67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. La principessa lombarda è l’anti-eroina femminile del film: una coraggiosa patriota che, contrariamente ai numerosi soggetti maschili, si dimostra consapevole della necessità di tutelare prima di tutto i diritti del popolo e non soltanto quelli dell’avida classe dominante.

Noi credevamo si presenta come un film storico in cui non si percepisce la volontà di indirizzare il pubblico verso una faziosa rivalutazione ideologica delle vicende. Proprio grazie ad un approccio non ideologico, lo spettatore può confrontarsi con gli avvenimenti narrati e trarne in modo spontaneo una riflessione sul presente. L’opera di Martone è inoltre una ricostruzione imperniata sulla ricerca di una spiccata autenticità storica: molti dialoghi riportano pensieri e discorsi dei personaggi esistiti, recuperati mediante un sopraffino lavoro in sede di sceneggiatura e conservati nella forma del linguaggio ottocentesco per preservarne la spontaneità.

Il film di Mario Martone propone un umano affresco del periodo risorgimentale mediante uno stile narrativo fortemente televisivo: la netta suddivisione in quattro episodi e l’andamento didascalico segnalano infatti un’evidente tendenza ad un linguaggio che si avvicina ai ritmi televisivi. Nonostante questa impostazione all’apparenza superficiale, Noi credevamo riesce a trasportare lo spettatore in un tempo lontano per coglierne le contraddizioni e riflettere sul valore dell’unità del nostro Paese, partendo proprio dall’immagine dell’Italia “gretta, superba e assassina” ricordata dal regista.

NOI CREDEVAMO
Titolo originale: Noi credevamo
Nazione: Italia
Anno: 2010
Genere: Drammatico, Storico
Durata: 204′
Regia: Mario Martone
Cast: Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Andrea Renzi, Renato Carpentieri, Guido Caprino, Ivan Franek, Stefano Cassetti
Produzione: Palomar, Rai Cinema, Rai Fiction, Les Film D’Ici, ARTE France
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Venezia 2010 – Novembre 2010 (cinema)