Il 13 marzo l’Alcatraz ha aperto le porte ai fan italiani di Nelly Furtado. È arrivata a Milano per l’unica tappa italiana – organizzata da Live Nation – in forma e in perfetto stile pop, Nelly Furtado.
Tra le varie location che l’avrebbero accolta a braccia aperte ha scelto l’Alcatraz, dove ha allestito una scenografia in linea con la propria personalità e la connessa musica: allegra, festosa, frizzante. Uno “Spirit Indestructible” come quello che ha aperto il concerto il 13 marzo in via Valtellina.
Vestitino nero da bambolina, una ricca band sul palco – tra cui l’amico chitarrista Dylan Murray con cui duetta Be ok – Nelly non ha fatto attendere troppo i suoi fan prima di dar voce ai successi più celebri: Say it right, Manos al aire (con cui ha trascinato il pubblico, appunto, mani in aria), Powerless, I’m like a bird e All good things.
Ma c’è stato spazio anche per le cover nella serata milanese che la Furtado ha dedicato ai suoi followers italiani (www.nellyfurtado.it è il suo sito in Italia); una tra le varie Quando quando quando, cantata prima e dopo qualche frase che Nelly ha provato a pronunciare nella nostra lingua (anche se la maggior parte dell’interazione con il pubblico è avvenuta in inglese).
Madonna e Timbaland sono altri due nomi che l’artista canadese ha scelto per movimentare la parentesi dedicata alle cover. Per il resto, brani tratti dal suo album più recente e poi anche dai successi precedenti.
Dunque uno spettacolo ricco e divertente che ora si sposta in altre città europee per continuare questo tour internazionale tutto primaverile.
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