“Nessuno è solo” di Tiziano Ferro

Il pop melodico italiano che invade il mondo

Dopo l’esordio con “Rosso relativo” e a due anni dalla pubblicazione di “111” (un totale di tre milioni e mezzo di copie vendute), Tiziano Ferro torna con un cd pronto a scalare le classifiche di ben 44 paesi: “Nessuno è solo”, preceduto dal singolo “Stop! Dimentica” (già successo, oltre che in Italia, anche in numerosi paesi dell’America latina), coniuga il pop tradizionale e melodico italiano con tastiere vintage e distorsori vocali, che al cantate di Latina piacciono così tanto.

Il primo singolo estratto dall’album, “Stop! Dimentica”, caratterizzato da sonorità elettroniche anni ’80 e dichiaratamente ispirato a “Fade to gray” dei Visage, non rispecchia la maggior parte dell’album, ma soltanto quella vena sperimentale che Tiziano Ferro ha voluto inserire in quest’ultimo lavoro, fra ballate e canzoni prettamente melodiche, estremamente incollate alla vecchia tradizione italiana. Ma questo non deve essere visto come un difetto.

Fiero delle sue origini (“la melodia rappresenta al meglio la tradizione italiana” – ha affermato in un’intervista), tra chitarre acustiche e profonde interpretazioni, che lasciano intendere il reale legame instaurato tra gli undici brani e le esperienze vissute negli ultimi anni passati in giro per il mondo, Tiziano Ferro propone un classicheggiante repertorio che ricorda i migliori tempi della canzone italiana, per intenderci quella sanremese dei tempi d’oro.

Raffinate e ben strutturate sono “Ti scatterò una foto” e “Salutandotiaffogo”, che potrebbero, per le loro magistrali interpretazioni, far dimenticare ai fan più accaniti anche l’intoccabile “Sere nere”. Ironica e fuori dagli schemi è “E Raffaella è mia”, simpatico tributo alla Carrà nazionale. Interessante la collaborazione con Biagio Antonacci in “Baciano le donne”. Le restanti tracks, dai ritmi lenti e distesi, non aspirano a restare impresse nella mente dell’ascoltatore.

Da apprezzare la scelta del cantante di riproporsi in una ghost track datata 1987 (Tiziano Ferro aveva solo sette anni!) in cui ascoltiamo la voce di un bambino che canta orgoglioso le canzoni da lui scritte: incredibili e allo stesso tempo simpatiche le somiglianze di stile che oggi hanno fatto di Tiziano Ferro, volenti o nolenti, un fenomeno discografico in continua crescita.

A gennaio 2007 la partenza del tour mondiale.

Tracklist:
1) Tarantola d’Africa
2) Ti scatterò una foto
3) Ed ero contentissimo
4) Stop! Dimentica
5) E fuori è buio
6) Salutandotiaffogo
7) E Raffaella è mia
8) La paura che…
9)Baciano le donne
10) Già ti guarda Alice
11) Mio fratello