PREMIO PER LA GIOVANE DANZA D’AUTORE DELLA REGIONE DEL VENETO 2009

A mente libera

Accanto ai grandi nomi della danza internazionale, la Biennale lascia spazio anche a cinque giovanissimi interpreti, che si sono prodotti in un originale, intenso spettacolo presso il Teatro Piccolo Arsenale. Le loro creazioni sono frutto di un percorso di formazione e di ricerca sulla coreografia, durato sei mesi e promosso dall’Associazione Cantieri Danza e dalla rete Anticorpi, con il sostegno di Operaestate Festival Veneto e Arteven.

Gli artisti partecipanti, selezionati tra un vasto numero di candidati, hanno rielaborato il tema della trasformazione e dell’evoluzione, hanno dato voce alla difficoltà dell’uomo nel relazionarsi con sé stesso, col suo corpo e con la società. “Ex” di Giuliana Urciuoli è uno studio sulle trasformazioni e le metamorfosi che caratterizzano ogni essere vivente; una musica disarmonica, stridente, accompagna i gesti spezzati, quasi inumani dell’interprete. I movimenti convulsi e inquietanti sono bruscamente interrotti da pause di silenzio e immobilità, a rappresentare l’evoluzione discontinua del corpo e della natura. Di fondamentale importanza le videoproiezioni, curate da Alessandro Amaducci, che modellano il corpo e lo astrattizzano, creando immagini e suggestioni di grande fascino.

Alberto Cacopardi (“Ci vuole il fiore”) racconta la scoperta graduale della pelle, delle ossa, della posizione eretta. La sua performance è ambigua e violenta, dominata dal rumore del corpo che si getta rabbiosamente a terra; bellissime e trascinanti le musiche di George Winston. “Plastiktraum”, interpretato da Marianna Batelli e Alessandro Rossi, è un’opera di teatrodanza ispirata al romanzo “Doppio sogno” di Arthur Schnitzler; porta in scena la difficoltà nel rapporto di coppia, l’incomunicabilità tra uomo e donna. Inizialmente i movimenti degli interpreti si caratterizzano per una grande simultaneità; ma dopo un breve percorso insieme, gli amanti si ritrovano a ballare due ritmi diversi, mentre due diverse musice si sovrappongono. Uno spettacolo di grande impatto visivo, che coinvolge e appassiona facendo leva sul comune background culturale (la colonna sonora è “Sarà perchè ti amo”, dei Ricchi e Poveri). “Plastiktraum” è stato particolarmente apprezzato e applaudito dal pubblico, a riprova che l’amore, nonostante tutte le ricerche e la letteratura in merito, non è ancora un tema esaurito.

La veneziana Silvia Gribaudi, con la coreografia “A corpo libero”, è stata
proclamata vincitrice del premio Giovane Danza D’autore 2009. La scelta della giuria è totalmente condivisibile: il grande umorismo, la profonda espressività, l’originalità delle scelte, hanno dato origine ad una performance davvero eccezionale, unica. Una donna comune, lontana da qualsiasi processo di idealizzazione, lotta contro la sua continua inadeguatezza. E’ un confronto tra l’individuo e la società: una lotta che si combatte senza sosta, a colpi di abiti, trucco, successo, apparenza. La vita è rappresentata, in effetti, come una gara, una competizione in cui è necessario distinguersi, spingere, farsi spazio. “A corpo libero” è dominato soprattutto da una forte autoironia, che si esplica in uno spettacolo esilarante e multiforme, bellissimo anche per i suoi contrasti (le musiche comprendono Giuseppe Verdi e Iggy Pop). La serata si chiude con “Kalsh” di Francesca Foscarini, una riflessione sui concetti di abbandono, rinuncia, assenza e, per contro, sulla necessità di rialzarsi e tornare a combattere.

Benchè gli elementi comuni fossero molteplici, gli artisti sono riusciti ad elaborare progetti molto diversi; l’indagine sul corpo si è spinta in differenti direzioni, approdando a risultati originali e inaspettati. Il Premio per la Giovane Danza D’autore ha permesso agli interpreti di sperimentare in modo personale; di analizzare l’evoluzione del corpo, dell’individuo e del suo rapporto con gli altri; di elaborare una coreografia nuova, esclusiva, indipendente dalle rigide regole accademiche: a mente libera.

Premio per la Giovane Danza D’autore della regione del Veneto 2009
Giuliana Urciuoli – Ex
Alberto Cacopardi – Ci vuole il fiore
Atelier Gruppo Danza – Plastiktraum
Silvia Gribaudi – A corpo libero
Francesca Foscarini – Kalsh
Durata: 1 h 45 minuti
www.labiennale.org