RIPARO-ANIS TRA DI NOI RAPPRESENTERA’ L’ITALIA NELLA SEZIONE PANORAMA DELLA BERLINALE

Roma, 18 gennaio. Riparo-Anis tra di noi di Marco Simon Puccioni rappresenterà l’Italia nella sezione Panorama della 57esima edizione del Festival di Berlino (8/18 febbraio). Tra le pellicole selezionate – che saranno votate da 19.000 spettatori per l’assegnazione del “Panorama Audience Award” – ci sono, tra le altre, quelle dirette da attori come Antonio Banderas (con El camino de los ingleses), Julie Delpy (con Deux jours à Paris) e Steve Buscemi (con Interview ’83).
Riparo-Anis tra di noi (riconosciuto di “interesse culturale” dal Ministero dei Beni Culturali, prodotto da Mario Mazzarotto per Intelfilm e la francese Adésif, in collaborazione con Rai Cinema, con il sostegno della Friuli Venezia Giulia Film Commission, del programma Media e di Eurimages), è il secondo lungometraggio di Marco S. Puccioni, dopo Quello che cerchi. Il soggetto del film è di Clara Ferri e Monica Rametta, la sceneggiatura di Marco S. Puccioni e Monica Rametta, con la collaborazione di Heidrun Schleef.
Riparo-Anis tra di noi è una storia sulle relazioni tra tre personaggi, sui loro sentimenti e sulla loro ricerca di una dimensione. Ma anche uno sguardo lucido e senza moralismi sui temi dell’omosessualità, della disparità sociale e delle minacce della globalizazzione.
Anna, Mara e Anis: lei, lei e l’altro. Tre personaggi che per ragioni diverse vivono fuori dalla “normalità”: Anna, una borghese benestante di 35 anni proprietaria con la madre e il fratello di una fabbrica, ha una storia d’amore con la venticinquenne Mara, una delle sue operaie, e Anis è un ragazzo magrebino che irrompe nella loro vita nascondendosi nella loro auto al ritorno da una vacanza. Sono questi i protagonisti di Riparo-Anis tra di noi. Anna è Maria de Medeiros, Mara è Antonia Liskova, Anis è Mounir Ouadi. Nel cast anche Gisella Burinato e Vitaliano Trevisan.

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La storia

I protagonisti di questa storia sono tre: Anna, una consulente finanziaria di trentacinque anni; Mara, un’operaia di venticinque anni di una fabbrica del nord-est; Anis, un adolescente clandestino.
Di ritorno da una vacanza all’estero, Anna e Mara, che da tempo fanno coppia fissa e sono state ormai “accettate” in famiglia e nel lavoro, si rendono conto che un giovane immigrato si è infilato nel rimorchio della loro automobile e ne ha approfittato per superare la frontiera. Sulle prime non sanno come comportarsi, poi decidono di portarlo con loro.
Anis, questo il nome del ragazzo, dice di aver perso i suoi genitori e di avere l’intenzione di raggiungere uno zio ristoratore a Milano. Poi però le cose non vanno lisce e il ragazzo torna dalle due donne; e lentamente, facendo leva sul desiderio inespresso di Anna di avere un figlio, si introduce sempre più nella loro casa e nella loro vita.Anna aiuta Anis trovandogli un lavoro presso il fratello Salvio, nonostante l’opposizione di Mara, alle prese con un padre malato e con un lavoro in fabbrica che sembra essere meno certo che in passato.

La madre di Anna, infatti, che è tra i proprietari della fabbrica dove Mara lavora, sta decidendo di trasferire all’estero una parte della produzione per poter reggere una concorrenza sempre più agguerrita.
Dopo l’iniziale diffidenza, ma solo per un breve momento, Anna, Mara e Anis trovano finalmente un equilibrio in cui riescono ad essere un sostegno l’uno per l’altro e a dare vita ad un anomalo eppure tenero ménage à trois.È un equilibrio precario e difatti non dura molto: Anis verrà licenziato perché sospettato ingiustamente di aver preso della merce (il motivo, in realtà, è la rinnovata dose di diffidenza nei confronti di un extracomunitario e per di più clandestino) e poi è inizialmente respinto da Mara di cui si è nel frattempo innamorato. La dolce intraprendenza di Anis, tuttavia, farà cedere Mara, causando una catena di gelosie e invidie nel gruppetto che si è creato.
La scoperta della sessualità da parte di Anis, e di un rinnovato desiderio eterosessuale da parte di Mara (che, dopo un divorzio, era stata letteralmente “salvata” dalla compagna Anna), non è soltanto la goccia che fa traboccare il vaso da un punto di vista narrativo: rappresenta un simbolo di tolleranza, di accettazione delle diversità, di riscoperta di sé attraverso l’altro.
Mara, a sua volta, dovrà fare fronte alle conseguenze della concorrenza globale e, dopo la morte solitaria del padre, rinuncerà al posto di lavoro, nonostante la protezione di Anna.
Anna, che sembrava la più solida socialmente e psicologicamente, vedrà andare in pezzi il suo progetto esistenziale e professionale.
Il film, con toni a volte amari a volte più leggeri, racconta anche delle trasformazioni che la società italiana e in particolare quella del nord-est sta vivendo in questo scorcio di inizio secolo. È la realtà complessa di una società fondata sul lavoro, a volte dinamica più spesso cupa e conservatrice.
Il gioco di incastri e di rapporti personali – amore, compassione, fiducia, paura – esplora il piano umano di tre persone diverse fra loro e diverse anche dalla maggioranza, nell’attimo in cui, almeno in apparenza, si instaura un patto di mutua accettazione, prima che i casi della vita lo faccia sciogliere forse per sempre.

Regia Marco Simon Puccioni
Soggetto Clara Ferri & Monica Rametta
Sceneggiatura Marco Simon Puccioni & Monica Rametta
Con la Collaborazione Di Heidrun Schleef
Produttore Associato: Gustavo Solis Moya
Prodotto da Mario Mazzarotto
con Francesca Van Der Staay e Frederic Podetti
per
INTELFILM – ADESIF
Direttore Della Fotografia Tarek Ben Abdallah
Scenografia Emita Frigato
Costumi Ludovica Amati
Casting Director Jorgelina Depetris (U.I.C.)
Direttore di Produzione Linda Vianello
Organizzatore Generale Patrizia Di Lenardo
con:
Maria De Medeiros Anna
Antonia Liskova Mara
Mounir Ouadi Anis
Gisella Burinato Laura, Madre Di Anna
Vitaliano Trevisan Salvio, Fratello Di Anna