“SOLO UN PADRE” di Luca Lucini

Lacrime e sorrisi, e niente di nuovo

Una cosa è certa, la Film Commission Torino Piemonte funziona davvero bene; ecco un nuovo film all’ombra della Mole e lungo le rive del Parco del Valentino.
“La pelle è la nostra prima barriera…”. Il prologo è stretto sui dettagli di un intervento
dermatologico e le parole dette hanno il sapor della metafora.
Trasposizione italiana di Perfect skin, romanzo di Nick Earls, il nuovo film di Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo, L’uomo perfetto e Amore, bugie e calcetto), racconta il segreto che si nasconde dietro ad una nascita e ad una morte, attraverso una trama fatta di lacrime e sorrisi.

Carlo (Luca Argentero) appartiene a quella classe di ultra trentenni con la strada spianata, che alla prossima generazione saranno estinti. Dermatologo di successo, socio dello studio medico in cui lavora e proprietario di una bella casa, Carlo è anche padre di Sofia, detta fagiolino, di dieci mesi e senza più la mamma. Il suo mondo è stretto tra il tecnologico studio, l’elegante casa dei genitori baby sitter, il jogging in riva al fiume e gli amici-colleghi che gli si dedicano affettuosamente nel tentativo di fugare il velo di malinconia che ha negli occhi, sempre pronti a organizzargli appuntamenti e incontri con vecchie fiamme; con amore, tutti gli stanno addosso, certi di poter misurare la temperatura del suo dolore.
”Non ho mai avuto qualcosa per cui lottare davvero. Forse, se l’avessi avuta sarei stato più pronto”.

Un giorno nella vita di Carlo si affaccia Camille (Diane Fleri), ricercatrice francese, non di facoltose origini e capace di lottare. Pragmatica e fantasiosa, dolce e sfuggente, è pronta ad amare e a dedicarsi, con occhi da cerbiatta, leggerezza e un malizioso sorriso.
Niente di nuovo, una storia semplice, romantica; un mix di dolore e amore, di sensi di colpa e di risveglio ad una nuova vita: un principe con bambina e una cenerentola con la erre moscia e il potenziale della dolce matrigna.
La regia di Lucini si muove in una lucente Torino invernale e per chiusi ambienti alto borghesi con una buona capacità nel frammentare per immagini la storia di Carlo, chiuso e protetto dalla sua pelle e dall’ansiosa dedizione per Sofia.
Ma il racconto cinematografico è abbastanza esile, nonostante il tentativo di creare una complessità narrativa con una cronologia spezzata e in principio col mistero attorno Melissa (Claudia Pandolfi), la prima moglie.

Alcune buone battute e le gags riuscite col gatto Giulio; la buona fotografia di Manfredo Archinto, il viso dolce di Camille e lo smarrito sguardo di Carlo sono ciò che resta di un film che vorrebbe segnare il passaggio ad una regia più matura senza riuscirci fino in fondo.
Decisamente discutibile il momento della confessione purificatrice, coram populo, dei retroscena del concepimento della piccola Sofia.

Lo spessore dei personaggi è più nella testa del regista che nei fotogrammi del film, la sceneggiatura minimale nella sua gamma di sfumature restringe il racconto ad una storia piccola, semplice, dai risvolti ora dolci ora drammatici; che fa sorridere, fa appassionare al gioco romantico di una bella e giovane coppia, ma niente di nuovo.
Infine, creme dermatologiche, pasta e pastine e un’agenzia per il lavoro sono i brand inseriti per un’operazione di “piazzamento del prodotto”, sempre più cara al cinema italiano.
Ciò detto, Solo un padre è un film che si può assolutamente vedere. E’ una buona alternativa ai cinepanettoni di questo periodo; va bene per un pomeriggio di relax o per una parentesi allo shopping natalizio. Va bene per un cinema con gli amici o con la famiglia e va bene per i ragazzi che hanno amato Tre metri sopra il cielo.

Titolo originale: Solo un padre
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Commedia
Durata: 93′
Regia: Luca Lucini
Cast: Claudia Pandolfi, Luca Argentero, Diane Fleri, Fabio Troiano, Sara D’amario, Alessandro Sanpaoli, Anna Foglietta, Gianni Bisacca, Elisabetta De Palo
Produzione: Cattleya, Faro Film
Distribuzione: Warner Bros Pictures Italia
Data di uscita: 28 Novembre 2008 (cinema)