Sì! Sì! Sì! Oh, sì! riempie le Cave di Sirolo

Folto pubblico e tanti applausi per la tappa marchigiana di Sabina Guzzanti

Successo per lo spettacolo della Guzzanti a Sirolo, organizzato da Dado Eventi e Concerti

Sì! Sì! Sì! Oh, sì! L’era di Berlusconi sta finalmente per finire! Ne è quasi convinta del tutto Sabina Guzzanti, che il 27 agosto ha calcato le scene del Teatro alle Cave di Sirolo, nelle Marche, davanti ad un foltissimo pubblico che l’attendeva impaziente.

La Guzzanti non è infatti un’habitué delle Marche, capita raramente e quando c’è, è impossibile perdersela. Soprattutto se sceglie come location un teatro all’aperto suggestivo come quello di Sirolo, la cui scenografia naturale, a due passi dal mare, è vanto della regione ormai da anni.

Sul palco Sabina si è presentata con un vestitino rosso acceso che le stava a meraviglia. Simpaticissima, frizzante, precisa ed energica per tutto il tempo dello spettacolo (un lungo spettacolo), la Guzzanti non le ha certo mandate a dire. Dal monologo alla parodia, si può dire che pochissimi si sono salvati.

Silvio Berlusconi è stato ovviamente il leitmotiv della serata, che si è svolta tra canzoni (si è scoperto così che la Guzzanti è anche una bravissima cantante!), imitazioni e battute, che spaziavano dall’italiano all’inglese.

La domanda che Sabina Guzzanti ha lanciato al pubblico sin dai primi minuti dello spettacolo è stata chiara. Quando tutto ciò sarà passato e finito, i posteri si chiederanno: ma lo votavano perché sapevano chi era o perché non sapevano chi era?

Se da una parte Sabina sostiene che di lui si capiva tutto sin dall’inizio – e a tal proposito racconta il suo incontro con il Premier tanti anni fa, nell’88, quando ancora non era neppure un politico –, dall’altra tende a precisare: “lo votano le persone semplici, quelle che pensano davvero che la Minetti stia lì perché è bilingue!”

Tra un monologo e l’altro, le parodie più note – e più riuscite – non sono mancate: Lucia Annunziata, con il suo accento tutto particolare (“oggi parliamo della lettera B come Bluralismo”); Samuele Bersani; Valeria Marini, ospite nel salotto di Bruno Vespa e, in apertura, Maria De Filippi, che accoglie nel suo programma televisivo niente di meno che Edipo Re.

E così, a suon di risate, tra gli applausi che hanno coperto le parole della Guzzanti per tutta la durata dello spettacolo, Sabina ha fatto passare l’idea che l’Italia di oggi sia come l’Italia del dopoguerra: tutta da ricostruire.

Tuttavia, il suo non è stato affatto uno spettacolo pessimista. Al contrario, sembra davvero convinta che, piano piano, ci stiamo riprendendo e la possibilità concreta di costruire un domani un’Italia migliore c’è, ce l’abbiamo davanti agli occhi. Basta volerlo.

Mi piace pensare che le cose siano realmente cominciate a cambiare da quel 14 dicembre in cui gli studenti sono scesi in piazza e, finalmente, si sono arrabbiati”. Perché arrabbiarsi, secondo la Guzzanti, fa bene. È l’unico modo che a volte si ha per dire basta. Infatti lei stessa ammette di essere parecchio arrabbiata, seppur ottimista.

Di certo, il pubblico che a Sirolo l’ha ascoltata per più di due ore ha apprezzato molto di quanto da lei detto e sostenuto.

Lo spettacolo Sì! Sì! Sì! Oh, sì! di Sabina Guzzanti è stato voluto nelle Marche dalla Dado Eventi e Concerti, il cui prossimo appuntamento sarà Antonello Venditti il 3 settembre all’Arena Sferisterio di Macerata.

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Chiara Giacobelli è una scrittrice e giornalista nata nel 1983. Si è laureata a pieni voti in Scienze della Comunicazione e poi Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. E' iscritta all'Ordine dei Giornalisti dal 2006 e ha pubblicato undici libri, tra cui il pluri-premiato saggio biografico "Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo" realizzato insieme ad Alessio Accardo di Sky Cinema e al critico Federico Govoni. Nel 2016 è uscito il suo romanzo d'esordio "Un disastro chiamato amore" edito da Leggereditore del gruppo Fanucci. Come giornalista collabora anche con il gruppo Cairo Editore (Bell'Italia e In Viaggio), Affari Italiani, Luxgallery, oltre a tenere un blog culturale sull'Huffington Post. Il suo sito è www.chiaragiacobelli.com, oppure potete seguirla tramite Facebook, LinkedIn e Twitter.