“Tartufi bianchi in inverno” di N.M. Kelby

E' in libreria edito da Frassinelli il nuovo romanzo di N.M. Kelby

“Tartufi bianchi in inverno” è uno straordinario viaggio nei sapori: le papille gustative non potranno restare inermi davanti alle incursioni nelle cucine più prestigiose del mondo, quelle capeggiate dallo chef francese Auguste Escoffier.

Lo si può considerare un romanzo storico, che segue le linee di vita e di cucina di un personaggio tanto importante quanto inedito. Di lui infatti si sa poco, non è certo un nome che balza alla memoria di tutti. Eppure Escoffier fu “il pioniere della ristorazione moderna”, nonché colui che coniò “il termine squisitezza, tradotto con umami”, come spiega l’autrice del libro N.M. Kelby.

L’ambientazione è quella di Parigi di fine secolo, ma poi – partendo da qui – ci si sposta nel tempo (arrivando fino alle angherie delle guerre) e nello spazio (dal Savoy di Londra a Villa Fernand di Montecarlo). Le ricette fanno da gustoso contorno di un racconto che ha in Escoffier il suo protagonista; tutto attorno, le donne e gli altri personaggi che apparvero e scomparvero nel corso della sua vita.

Ecco allora muoversi tra le stanze di Villa Fernand Delphine Daffis, ovvero la signora Escoffier. La loro fu una storia d’amore eterna, eppure travagliata, discontinua, fatta più di assenze che di presenze. Al suo fianco, nei suoi vuoti, l’amante di tutta una vita – e il grande amore – dello chef: la divina Sarah Bernhardt, attrice e donna di infinita sensualità e stravaganza. E poi tutte le altre figure femminili e maschili che il grande cuoco incontrò tra le sale del Savoy o all’interno di tristi scenari di guerra, al Gran Hotel o sul Titanic (suoi i menù della prima e ultima traversata della nave), al Carlton e al Petit Moulin Rouge.

Escoffier, dietro le quinte dei suoi fornelli, rivoluzionò il modo di mangiare di tutto il mondo, ponendo le basi della nouvelle cuisine francese e poi dei più celebri piatti dell’età contemporanea. La sua vita fu tanto intensa e movimentata da meritare a ragione un romanzo come quello della Kelby, il quale colpisce il lettore non solo per mezzo della storia narrata, non solo disseminando le pagine di ricette, con i loro sublimi odori e sapori, ma anche facendo uso di uno stile curato nella forma, ricercato nei termini, armonioso e ben amalgamato come le pietanze che Escoffier cucina per i propri clienti.

Tartufi bianchi in inverno è un libro romantico ed elegante, uno di quei volumi che si scelgono già solo per la copertina: per i colori, per le immagini, per le sensazioni che esse suscitano. E una volta dentro, intrappolati tra le vicende professionali e sentimentali di un uomo che sempre fu guidato dalla passione (per il cibo, per le donne, per la cucina, per la vita), ci si gode piacevolmente la sensazione di star navigando in un mare di parole speziate, di frasi burrose, di scene saporite, a metà tra la letteratura e l’arte culinaria.

D’altra parte scrivere è come cucinare: un talento, un’esigenza, un mezzo per catturare i momenti più intensi della vita. Lo sapeva bene Escoffier, che attraverso piatti e pietanze riuscì sempre a congelare attimi di paradiso: una cavalcata con Sarah, un ballo con Delphine di notte a Montecarlo, l’abbraccio rassicurante del figlio Paul e poi i tanti, incredibili incontri con i governatori e i ministri, i re e le regine della bellissima, suggestiva Belle Époque francese.

“Tartufi bianchi in inverno”, N.M. Kelby, Frassinelli, 2012, pp. 337, euro 18,50.

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Chiara Giacobelli è una scrittrice e giornalista nata nel 1983. Si è laureata a pieni voti in Scienze della Comunicazione e poi Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo. E' iscritta all'Ordine dei Giornalisti dal 2006 e ha pubblicato undici libri, tra cui il pluri-premiato saggio biografico "Furio Scarpelli. Il cinema viene dopo" realizzato insieme ad Alessio Accardo di Sky Cinema e al critico Federico Govoni. Nel 2016 è uscito il suo romanzo d'esordio "Un disastro chiamato amore" edito da Leggereditore del gruppo Fanucci. Come giornalista collabora anche con il gruppo Cairo Editore (Bell'Italia e In Viaggio), Affari Italiani, Luxgallery, oltre a tenere un blog culturale sull'Huffington Post. Il suo sito è www.chiaragiacobelli.com, oppure potete seguirla tramite Facebook, LinkedIn e Twitter.