Jamal viene, letteralmente, dal fango della bidonville di Mumbai, per non dire di peggio, e sta per vincere il jackpot massimo a “Chi vuol essere milionario?”. Tutta l’India è in trepidazione davanti al televisore e la gente per strada lo benedice, mentre la polizia lo tortura non credendo possibile che un autodidatta conosca tutte le risposte. Eppure, per uno strano gioco del caso, pare che le domande siano state scelte ad hoc, come se fossero la naturale continuazione del cammino a tappe piuttosto forzate che Jamal ha percorso nella sua giovane vita.
La struttura parallela che si sviluppa, tra le domande del quiz e l’interrogatorio, dà il via a una serie di flashback orchestrati con ritmo perfetto. Assistiamo, così, a una lucida quanto spietata carrellata sulla vita di Jamal e del fratello maggiore Salim, rimasti orfani fin da piccoli. Una colonna sonora martellante ma mai fastidiosa li accompagna per tutta l’India, in un tentativo di ascesa sociale che passa per ogni mezzo immaginabile. Nel frattempo, e con l’aggiunta dell’altra orfanella Lakita, si compie anche la formazione morale e sentimentale dei due, con alcuni risvolti prevedibili, ma che nulla tolgono alla forza della storia.
Il viaggio, fisico e non solo, nell’India, la cui crescita economica si contende con la Cina le prime pagine dei giornali, è lo spunto che Danny Boyle, come al solito, sa sfruttare al massimo per penetrare le mille sfumature che questo subcontinente presenta. Le scelte registiche, dai colori variegati e fortissimi alle scene veloci e d’effetto, ma mai estetizzanti, vanno tutte nella direzione di esplorare al massimo le possibilità della storia e del contesto in cui è ambientata. Senza però che le particolarità dell’India tolgano universalità alla vicenda umana e alla denuncia, sottile ma presente, della pesante situazione sociale dei paesi non occidentali.
In questo senso, la caratterizzazione dei personaggi è lasciata in secondo piano, perché non funzionale allo scopo. I più moralisti si potrebbero chiedere, alla fine, quale sia questo scopo del film. Non c’è nessun insegnamento morale, né ci serve. Rimane solo una risata sull’assurdità della vita, che sublima proprio in un’esaltazione della vita stessa, grazie all’energia che il film possiede e che si trasmette tutta allo spettatore. Che non può far altro che ringraziare, come testimonia anche il premio del pubblico al festival internazionale di Toronto 2008 assegnato a questo film.
Titolo originale: Slumdog Millionaire
Nazione: Regno Unito, U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 120′
Regia: Danny Boyle
Sito ufficiale: www.foxsearchlight.com/…
Sito italiano: www.luckyred.it/themillionaire
Cast: Mia Drake, Imran Hasnee, Anil Kapoor, Irfan Khan, Madhur Mittal, Dev Patel, Freida Pinto, Shruti Seth
Produzione: Celador Films
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita: 05 Dicembre 2008 (cinema)