“UN LAC” di Philippe Grandrieux

Amori strazianti

Orizzonti
La famiglia di Alexi, giovane taglialegna di un paese sconosciuto, vive in una casa sperduta nel bosco. Il ragazzo è innamorato della sorella minore Hege, che ricambia l’intenso affetto del fratello e lo aiuta a superare le violente crisi epilettiche da cui è tormentato.
L’equilibrio della famigliola viene però sconvolto dall’arrivo di uno straniero, poco più vecchio di Alexi, che si innamora di Hege.

La fragilità di Alexi appare subito evidente alla spettatore: la prima scena del film è infatti dedicata a una delle crisi d’epilessia del ragazzo che, travolto dai sintomi della malattia, si dimena impotente tra la neve. Durante gli strazianti shock del giovane, la macchina da presa segue il protagonista con movimenti bruschi e frenetici, che riflettono l’incontrollabilità degli attacchi.
Ai momenti di dolore e di paura si alternano pause rasserenanti durante le quali la sorella si adopera per rinfrancare l’animo turbato di Alexi con teneri abbracci e premurose attenzioni.

L’arrivo inaspettato di un forestiero, venuto nel bosco per lavorare come taglialegna, distrugge l’insieme di relazioni all’interno della casa di Alexi e Hege; l’innamoramento della dolce fanciulla per lo straniero aumenta giorno per giorno e non passa inosservato agli occhi del fratello che, in preda alla disperazione, fugge nel bosco.
Mentre la passione infuoca l’animo di Hege, il fratello entra in uno stato confusionale e depressivo che mette a rischio la precaria stabilità della famiglia, stravolta dai cambiamenti sentimentali della ragazza.

L’ambientazione montana consente al regista di utilizzare colori freddi e piuttosto spenti che, unitamente alla luce invernale attutita dalla nebbia, trasmettono efficacemente il clima cupo che accompagna le vicende.
La luminosità degli interni della casa, così come quella degli esterni, è debole, quasi offuscata: i volti e i corpi dei protagonisti si stagliano infatti contro il buio che sembra inghiottire le stanze.
L’utilizzo continuo di una luce così tenue e il ritmo lento privo di spunti di vivacità danno vita a un quadro d’insieme noiosamente agonizzante, ulteriormente appesantito dall’atmosfera opprimente degli ambienti e dagli atteggiamenti, a tratti perfino morbosi, dei personaggi.

Titolo originale: Un Lac
Nazione: Francia
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 90′
Regia: Philippe Grandrieux
Cast: Dmitry Alexandrovitch Kubasov, Natalie Rehorova, Simona Hülsemann, Arthur Semay, Vitali Eduardovitch Kishchenko, Alexei Nikolaevitch Solonchev
Data di uscita: Venezia 2008