Natalie Portman non è nuova a Venezia. L’attrice era protagonista del cortometraggio di Wes Anderson Hotel Chevalier nel 2007 (fuori concorso) prima della proiezione ufficiale della pellicola The Darjeeling Limited.
In quell’occasione l’attrice non era venuta a Venezia ma ritornerà l’anno successivo nel 2008 per presentare un altro cortometraggio, ma questa volta di cui oltre che interprete era anche la regista, EVE, presentato come film di apertura dell’allora sezione Corto Cortissimo.
Black Swan
Ma alla Portman Venezia è cara soprattutto per un altro film, Black Swan di Darren Aronofsky, presentato in concorso nel 2010. Il film aveva riscosso un enorme successo di pubblico e di critica, la stampa fin da subito aveva iniziato a tessere le lodi (meritatissime) alla Portman per la magistrale interpretazione di una ballerina di danza classica.
A dire il vero a Venezia il film si aggiudicò solo il premio Mastroianni a un giovane attore/attrice emergente a Mila Kunis, mentre nulla all’attrice o alla pellicola. La giuria preferì premiare come attrice Ariane Labed per Attenberg e come film Somewhere di Sofia Coppola.
La rivincita arrivò qualche mese più tardi, quando Natalie Portman, in attesa del primo figlio, ritirò l’Oscar come migliore attrice protagonista proprio per Black Swan. Proprio sul set del film la Portman incontrò Benjamin Millepied, ballerino e coreografo francese. Dopo aver iniziato alla lavorazione come coreografo, dopo poco Millepied si è ritrovato dall’altra parte della macchina da presa come partner di ballo della Portman e della Kunis. Galeotto fu il set, ancora una volta. I due si sono sposati nel 2012 e si sono trasferiti a Parigi dove lui l’anno successivo è stato nominato direttore del Balletto dell’Opera.
Dopo l’Oscar la Portaman torna al lavoro e ritorna nei panni della scienziata Jane Foster nel seguito di Thor, The Dark World, per poi cimentarsi, nel 2015, con la sua seconda prova alla regia, questa volta di un lungometraggio A Tale of Love and Darkness presentato a Cannes.
Jackie
Quest’anno ritorna a Venezia con ben due film, Jackie di Pablo Larrain (in concorso) e con Planetarium di Rebecca Zlotowski (fuori concorso). Tutti gli occhi sono puntati proprio sul film di Larrain (prodotto da tra gli altri da Darren Aronofsky) e che per alcuni potrebbe valerle la sua seconda candidatura agli Oscar. Interpretare una delle più famose First Lady della storia americana non pare, almeno sulla carta, cosa semplice, ma a quanto pare a lei le sfide non spaventano. Fortunatamente.