La mini serie televisiva Big Little Lies era già un successo annunciato, ancora prima di andare in onda sulla HBO, rete indiscussa di garanzia qualitativa.
Il cast parlava da solo: Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Shailene Woodley, Laura Dern e Alexander Skarsgård per la regia di Jean-Marc Vallée (Dallas Buyers Club, Wild)
E quando attori di questo calibro si confrontano con uno script teso e accattivante fin dal primo episodio, i produttori (David E. Kelley, nel suo curriculum splendono Goliath, Boston Legal, Ally McBealnon possono che brindare al successo e il pubblico non può far altro che restare attaccato al piccolo schermo in ansiosa attesa dei sette episodi. La sceneggiatura di partenza è forte, ma del resto il romanzo su cui è basato è una lettura appassionante.

Big Little Lies – Piccole Grandi Bugie, è basato sul bestseller di Liane Moriarty (già autrice di sei romanzi) pubblicato in Australia nel 2014, edito in Italia da Mondadori.
Non è un romanzo rosa. E’ un giallo costruito con originalità. Nel primo capitolo scopriamo subito che c’è stato un omicidio durante una festa a scuola e la polizia sta indagando. Ma fino alla fine non sappiamo chi sia la vittima, possiamo solo intuire chi possa essere coinvolto.

La storia è ambientata in una cittadina di provicina nella penisola australiana (mentre la serie tv si sposta in California), una delle 10 spiagge più belle del mondo. I genitori si contendono l’iscrizione dei figli alla rinomata scuola pubblica. Si tratta per lo più di ricchi, quasi tutte le donne fanno le mamme casalinghe, gli uomini sono imprenditori rampanti. Nel circolo privato della ruspante Madaline e della pacata e introversa Celeste, madri quarantenni, fa il suo ingresso la ventiquattrenne Jane, di estrazione meno borghese, madre del cinquenne Ziggy. Jane, genitore single, si sta trasferendo lì per permettere al piccolo di frequentare una scuola vicino al mare o almeno è quello che racconta. Le tre diventano presto amiche; anche perché Jane è stata accolta sotto l’ala protettiva di Madaline, che quando decide una cosa, non si può far altro che adeguarsi. Ma le cose si complicano ben presto. E nel giro di poco meno di anno scolastico precipitano drammaticamente. L’inizio della scuola per Ziggy non è dei più semplici, viene accusato di un atto di bullismo nei confronti di Amabella, figlia di Renata, donna in carriera. Si creano due fazioni: quelli che stanno dalla parte di Madaline, convinta dell’innocenza del figlio della sua nuova amica e quelli che si schierano con Renata.

Piccole Grandi Bugie è un romanzo scritto con grande emotività, capace di affrontare molti temi intorno alla trama principale, che è il caso giallo. Liane Moriarty con abilità di scrittura, senza mai perdere il filo del discorso, descrive con accuratezza e precisione casi di violenza domestica, bullismo, rapporto adolescente/genitore, la psicologia dei bambini, la prepotenza dei genitori, episodi di sadismo maschile, l’ingiustizia, il perdono e l’infelicità nascosta.
La Moriarty prende come punto di riferimento cronologico la “serata quiz” organizzata dalla scuola per i genitori, la serata in cui è successo qualcosa di terribile e irrimediabile. Da quella serata riporta il lettore indietro nel tempo, quando Madaline e Jane si sono conosciute. Mentre ricostruisce le relazioni di amicizia, andando ancora più indietro nel tempo, al primo incontro ad esempio tra Celeste e Madaline o alla storia sul padre di Ziggy, l’autrice inserisce dichiarazioni del tempo presente degli altri genitori rilasciate agli investigatori, brevi frasi criptiche o sentenze, quasi più pettegolezzi che dati circostanziali; ma nessuna delle loro espressioni è lasciata al caso. La Moriarty dissemina indizi, nebulosi, divertenti, alcuni sembrano superficiali altri meschini altri ancora non attinenti al caso.

Piccole Grandi Bugie è un romanzo sorprendente, capace di tracciare e parlare di situazioni e rapporti umani, senza trascurare l’etica, con toni cupi e anche ironici, rendendole interessanti e connesse al misterioso omicidio.

 

Liane Moriarty, Piccole Grandi Bugie, Mondadori 2017, pp 432, €19.50