Marion e Jack sono fidanzati da due anni e, ora, sono di ritorno da un viaggio a Venezia. Prima di ritornare in aereo a New York e rivedere tra le nuvole la Statua della Libertà, vanno in treno fino a Parigi, città natale di Marion. L’intenzione è quella di fermarsi lì per due giorni, far conoscere a Jack i potenziali suoceri e, soprattutto, riprendersi il gatto, che in fretta e furia avevano lasciato loro, prima del viaggio italiano.
Marion (Julie Delpy) è una fotografa. Come lei stessa dice, è un po’ bizzarro, per lei, svolgere questa professione, dal momento che ha un’anomalia congenita alla retina, ma tutti, aggiunge, vedono il mondo in modo diverso. Jack (Adam Goldberg) è un architetto, americano-newyorkese, ipocondriaco e paranoico. Nei giorni meno romantici di Parigi, come Jack li definisce, sotto la Torre Eiffel, due visioni del mondo e due culture diverse, quella europea-francese e quella americana, si mettono a nudo, con originale ironia, sferzanti battibecchi e sottinteso romanticismo.
Julie Delpy ha scritto e diretto, come sua opera prima, una commedia brillante. Diretta da Krzysztof Kie?lowski nella seconda parte della trilogia “Tre colori” (era la Dominique di Film Bianco), forse è più conosciuta e ricordata per il ruolo della dolce sognatrice idealista Celine nel film Prima dell’alba (in cui recitava anche Goldberg). Come sceneggiatrice ha ottenuto anche una nomination all’Oscar per Prima del tramonto, seguito atteso di Prima dell’alba. Per realizzare questo suo film a basso budget, con attori a paga sindacale, ha venduto le sue canzoni, si è occupata della produzione, ha scritto la colonna sonora, ha montato il film e ha riparato le macchine da presa quando non funzionavano, ha arruolato i suoi veri genitori nel ruolo di genitori di Marion e anche il gatto è il suo. 2 giorni a Parigi è stato presentato nella sezione Panorama al Festival di Berlino e premiato al Tribeca Film Festival.
I dialoghi sono a volte troppo veloci, ma, comunque, sono i veri protagonisti. Per quasi tutto il film scorrono i sottotitoli che traducono i dialoghi in francese tra Marion, i suoi genitori e i suoi amici e questo crea qualche problema a leggere e, contemporaneamente, riuscire a cogliere le espressioni degli attori. Il doppiaggio non è perfetto e questo fa perdere l’originalità della storia.
Julie Delpy fa dimenticare le iconografie classiche della romantica Parigi, niente passeggiate lungo la Senna, niente vedute mozzafiato. Descrive una Parigi un po’ cinica, dove i tassisti si permettono di trattare male i clienti, dove il sesso è alla base dei discorsi, letteratura, arte. La situazione, per Jack, sfiora l’assurdo, vive in una città che stenta a capire, non riconosce più la sua fidanzata che vede, improvvisamente, circondata da ex fidanzati, scopre che la madre della sua fidanzata è stata una hippie e il padre fa il cascamorto con tutte le donne.
La Delpy dirige tutto questo con leggerezza, irriverenza e simpatia.
Il film è allegramente rappresentato, all’inizio, dalla maglietta di Marion, che ha disegnata una pistola che punta a destra, cioè dove si trova Jack.
Titolo originale: Deux jours à Paris
Nazione: Francia
Anno: 2007
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 96′
Regia: Julie Delpy
Sito ufficiale:Cast: Julie Delpy, Adam Goldberg, Albert Delpy, Marie Pillet, Adan Jodorowsky, Aleksia Landeau, Daniel Brühl
Produzione: Polaris Film Production and Finance, 3L Filmproduktion GmbH, Tempête Sous un Crâne, Backup Media, Merica Media, Polaris Films
Distribuzione: DNC
Data di uscita: Settembre 2007 (cinema)