Il 25 aprile, giorno di festa nazionale istituito per legge nel 1949, quest’anno bisogna trascorrerlo a casa. Ma il confinamento quotidiano non smorza l’importanza dell’evento che, a 75 anni di distanza dalla liberazione dell’Italia dal nazifascismo, riesce ancora a scuotere gli animi. La celebrazione nel 2020 si sposta in campo virtuale, diversi sono infatti gli eventi e le proposte per il pubblico offerte tramite le piattaforme online.
La Festa della Liberazione è trasmessa in streaming a partire dalle 14:30 (per info https://www.25aprile2020.it/). Scorrendo le varie proposte presenti nel web si capisce che il 25 aprile sarà un importante momento di riflessione su passato, presente e futuro. Una giornata da condividere virtualmente insieme attraverso concerti (come Voci resistenti, un progetto di Parma 2020 e Barezzi Festival che vede la partecipazione di otto artisti tra cui Capossela, Dente e Marlene Kuntz, in streaming gratuito su Sky Arte alle 16:00 e alle 22:00 o trasmesso interamente sui canali ufficiali di Parma2020), attraverso programmi radio e televisivi (Rai Radio1, RaiStoria e Rai3), documentari (Partigiane 2.0 La libertà ha sempre vent’anni su Sky Arte alle 21:15), maratone appositamente dedicate (dalla mattina nel sito del Comune di Torino, mentre inizia alle 18:30 la maratona musicale di Partigiani in Ogni Quartiere trasmessa sul canale YouTube del festival) e materiali online.

Per questa importante ricorrenza, anche gli archivi, custodi della memoria, si attivano per condividere insieme le testimonianze degli anni della Resistenza italiana.
Raccogliendo l’invito dell’ANPI a pubblicare online contributi e storie, l’Istituto Centrale per i beni sonori ed audiovisivi mette a disposizione preziose tracce sonore, a questo link potete ascoltare bollettini, comunicati speciali e messaggi di Radio Londra risalenti al ’43 e ’44.
L’Archivio di Stato di Roma propone invece alcune riflessioni in merito all’utilizzo e allo studio della documentazione sulla Resistenza che esso conserva. Di particolare importanza è la creazione della banca dati “Partigiani d’Italia” dal Fondo Ricompart. L‘anteprima del portale internet Partigiani d’Italia (http://www.partigianiditalia.beniculturali.it), sarà eccezionalmente visibile online dal 25 aprile al 2 maggio.
L’Archivio di Stato di Rovigo diversifica le proposte pubblicando sul suo sito alcuni materiali sulla Resistenza in Polesine, offrendo la possibilità di scaricare la Guida ai luoghi della memoria in Polesine e il catalogo della mostra Quegli Ultimi 600 giorni. Dal 25 luglio ’43 al 25 aprile ’45 tra propaganda di regime e realtà storica.
Anche la Direzione generale Archivi propone due pubblicazioni in formato digitale: La Guida agli Archivi della Resistenza del 1983 e Gli Archivi di “Giustizia e Libertà” (1915-1945). Inventario.

Mentre l’Archivio di Stato di Asti pubblica quotidianamente su Facebook un diverso documento per ricostruire il percorso della Guerra di Liberazione, l’Archivio di Stato di Catania presenta in un’unica pagina una serie di documenti della Resistenza italiana e siciliana.
Infine l’Archivio di Stato di Livorno posta nel suo profilo social il video Re-photography. Livorno, la liberazione, montaggio di immagini realizzate dal fotografo Massimo Matteucci e l’Archivio di Pordenone rende omaggio alla figura di Don Luigi Pasa.
L’Iveser – Istituto veneziano per la storia della Resistenza, presenta tanti materiali online: testimonianze, video, mappe tutte consultabili nella pagina dedicata alle risorse web.
L’Istituto storico Toscano della Resistenza condivide per l’occasione sul profilo Facebook un video, che commemora la Liberazione di Firenze attraverso uno spettacolo di letture e musica.
Infine il Museo Archeologico di Taranto festeggia la Liberazione attraverso la musica, panacea anche nei momenti più tristi, e con il progetto artistico Lettere d’Italia coinvolge l’intera nazione.