480 a.c., battaglia delle Termopili: un esercito composto da soli 300 spartani si oppone fino allo stremo ad oltre un milione di persiani. Nessun revisionismo storico nelle intenzioni del regista, ma solo un’immensa sapienza post-produttiva, grazie anche alla supervisione del genio degli effetti speciali e animazione 3D, Chris Watts.
Siamo al confine. Un confine sottile, talvolta inebriante, tra film e videogioco. Un confine che l’abile Snyder oltrepassa ampiamente, ispirato al romanzo grafico di Frank Miller (che bissa la sua precedente esperienza da produttore esecutivo già vissuta durante Sin City), trascurando volutamente diversi aspetti della realtà in funzione del sogno fumettistico.
Appena seduto sulla poltroncina, l’istinto del joy-pad per console s’impossessa dello spettatore-giocatore, per merito delle immagini completamente surreali create ad arte dal regista americano originario del Wisconsin. Dopo aver scelto Leonida (Gerard Butler), Re di Sparta, quale personaggio protagonista della propria avventura virtuale, il film si sviluppa secondo logiche che ben sfuggono a un pericoloso ancoraggio con la realtà. Si passa da un primo livello di competizione, in cui si fa la conoscenza delle regole morali alla base dell’arcaica società spartana (incentrata sull’educazione alla guerra e sull’amor di patria), verso livelli di gioco via via più complessi, durante i quali tecniche di animazione grafiche 3D e un’ottima fotografia noir la fanno da padrone.
Qualsiasi carattere, che si tratti del tratteggio di una montagna o della smisurata altezza del nemico Serse Re di Persia, assume una tipizzazione caricata per eccesso, con l’intento manifesto di evitare effetti realistici. Un abile gioco di luci ed ombre e una palese accentuazione dei contrasti rendono i tratti sempre più marcati e attinenti al vigore fisico di un mondo grezzo, allo stato puro. Abile demiurgo del lavoro fotografico, Larry Fong viene aiutato nel disegno snyderiano da musiche dal soave contrasto terrificante, beffardamente correlate a costumi e battute di una sceneggiatura dal sapore ironicamente agrodolce, in una mole di lavoro che ha richiesto, nella fase di post-produzione, un team composto da una decina di studi grafici sparsi in 4 diversi continenti. Risultato di un lavoro altamente eterogeneo sono le differenti ambientazioni delle 4 scene di battaglia presenti nel film, scene cruente per le quali gli attori hanno svolto uno specifico lavoro di potenziamento fisico per oltre due mesi; un film in cui l’integrità morale dell’Uomo Libero spartano rincorre visivamente la filosofia del “mai indietreggiare” attraverso un uso costante della tecnica dello slow motion.
Se si volesse compiere un’attualizzazione storica dell’impresa spartana contro il nemico persiano (ricordiamo che l’Iran rappresenta geograficamente l’antica Persia), verrebbe da pensare al conflitto politico americano-iraniano, ma lo stesso Snyder racconta di essersi innamorato di Re Leonida in tempi non sospetti (risalenti alla sua infanzia), subito dopo aver visto le imprese spartane in un vecchio film dei primi anni sessanta, spiegando inoltre come a lui non interessi minimamente l’attinenza della sua opera alla realtà, ma solo alle avventure grafiche di Frank Miller.
Grafica violenta e dettagliata, sonoro e voci fumettistiche anche nella versione doppiata in italiano, e giocabilità indotta dagli effetti speciali: sono questi gli elementi che fanno di 300 il primo vero videogioco della storia del cinema. Poco importa il nome del protagonista o quale bandiera rappresentino le sue azioni.
Titolo originale: 300
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Azione, Avventura
Durata: 116’
Regia: Zack Snyder
Sito ufficiale: www.300themovie.warnerbros.com
Sito italiano: wwws.warnerbros.it/300
Cast: Gerard Butler, Vincent Regan, Lena Headey, David Wenham
Produzione: Warner Bros. Pictures, Hollywood Gang Productions, Atmosphere Entertainment MM, Legendary Pictures, Virtual Studios
Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: 23 Marzo 2007 (cinema)