ANDREA PALLADIO E LA VILLA VENETA. DA PETRARCA A CARLO SCARPA

Un patrimonio da riscoprire

La civiltà della villa veneta, residenza signorile ed al tempo stesso efficiente insediamento produttivo, è al centro di un mostra unica nel suo genere inaugurata il 5 marzo scorso a Vicenza, nello splendido contesto del Museo Palladio di Palazzo Barbaran da Porto.

Un percorso fatto di circa trecento opere d’arte, tra cui spiccano capolavori di Veronese, Tiziano, Guercino, Jacopo Bassano, alcuni disegni di Raffaello, Canaletto, Tiepolo e Palladio. Non solo dipinti e disegni, ma anche manoscritti, incisioni, mappe e modelli architettonici, alcuni originali, altri realizzati appositamente per la mostra, che descrivono la struttura e la funzionalità di questo particolare tipo di insediamento abitativo attorno al quale si è sviluppata la vita economica, culturale e sociale delle campagne venete a partire dal quindicesimo secolo.

Per raccontare le ville venete, il percorso della mostra incrocia alcuni personaggi famosi che legarono la propria vita e le proprie opere al concetto di villa e al territorio veneto. Innanzitutto Francesco Petrarca, che nella sua casa di Arquà ripropone l’ideale classico della vita a contatto con la natura, della campagna vista come ambiente privilegiato per l’attività intellettuale. Il richiamo al mondo romano è presente anche in quello che è stato il padre della villa intesa in modo moderno: Andrea Palladio. Il modello dell’architetto non furono però le ville dei patrizi, ma i templi romani antichi, dei quali Palladio riprenderà la facciata con timpano e colonne e la struttura a terrazze collegate da scalinate.

L’intuizione vincente fu però quella di coniugare i fasti della residenza nobiliare con le necessità operative dell’azienda agricola: attorno alla casa del padrone sorgono barchesse per gli attrezzi agricoli, stalle e colombare dove vivono e lavorano i contadini-vassalli. Anch’essi sono rappresentati nella mostra come co-protagonisti di questa civiltà rurale unica al mondo, che conta quasi 5 mila ville sparse in tutta la regione. La villa palladiana venne abbondantemente imitata e rinnovata nel corso dei secoli, fino ad arrivare ad un altro grande veneto, Carlo Scarpa, che reinterpreterà in chiave contemporanea il giardino, le vasche e le cappelle che costituiscono il corollario della villa veneta.

All’esposizione di Palazzo Barbaran si affiancano degli itinerari nel territorio, attivi per tutto il 2005, per riscoprire le ville nei loro aspetti artistici, culturali ed enogastronomici. Con il biglietto di ingresso alla mostra infatti il visitatore ottiene un pass per entrare in alcune delle più belle ville venete, tra cui Villa Emo a Fanzolo (TV), Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (PD) e Villa Porto Colleoni a Thiene (VI) e nei più famosi edifici palladiani di Vicenza. Un’iniziativa di coordinazione che non ha precedenti, e che vorrebbe essere il primo passo per la creazione di un percorso turistico tutto incentrato sulle ville venete e capace di attirare molti più turisti di quanto non facciano i singoli palazzi, sul modello dei castelli della Loira.

Questa iniziativa diventa fondamentale anche per capire fino in fondo queste ville, che hanno saputo nel tempo integrarsi perfettamente con il territorio circostante, proprio per la loro vocazione agricola. Una capacità che ora sembra essere andata completamente perduta, tanto che nel giro di 50 anni la pianura veneta è diventata un accumulo di cemento selvaggio in cui tra case e capannoni non si riesce più a riconoscere la fine di un paese e l’inizio di quello successivo. Questa mostra può essere quindi anche un occasione per riflettere sull’attuale gestione del paesaggio, che stride in maniera tanto evidente con quella che per anni è stata la nostra capacità di edificare secondo un gusto raffinatissimo e, come si direbbe oggi, sostenibile a livello ambientale.

ANDREA PALLADIO E LA VILLA VENETA. DA PETRARCA A CARLO SCARPA
Vicenza, Museo Palladio in Palazzo Barbaran da Porto,
Dal 5 marzo 2005 al 3 luglio 2005 Orari: lunedì – giovedì 9.30-18.30;
venerdì, sabato, domenica e festivi 9.30- 20.00
Il biglietto dà accesso alla mostra, ai siti e alle ville dell’itinerario, nell’arco temporale prescelto:
1 GIORNO: intero € 10; ridotto € 8; scuole € 5
3 GIORNI: intero€ 16; ridotto € 13; scuole€ 8
7 GIORNI: intero€ 20; ridotto€ 16; scuole € 10
Catalogo a cura di G. Betramini, H. Burns, Marsilio editore
Info e prenotazioni tel. 199 112 112
servizi@civita.it; www.cisapalladio.org
Ufficio stampa Studio ESSECI
tel. 049 663499; info@studioesseci.net