Presentato il volume “Carlo Gozzi e la scena del libro” di Anna Scannapieco, un testo che fa luce sul rapporto tra Gozzi e la stampa.
Il quarto incontro al Bookshop Electa si è caratterizzato per aver approfondito un aspetto molto rilevante e poco noto fino ad ora: il complicato rapporto che lega Carlo Gozzi al mondo dell’editoria.
L’autrice de Carlo Gozzi e la scena del libro è Anna Scannapieco, docente presso l’Ateneo veneziano e da anni impegnata nell’Edizione Nazionale delle opere goldoniane. Ma, come hanno notato Ricciarda Ricorda e Lorenzo Tomasin, intervenuti per presentare il testo, lo spirito che anima questo volume è diverso rispetto ai contributi su Goldoni, come se Gozzi avesse imposto un cambio di registro all’autrice.
L’esile volume, come ha osservato Ricciarda Ricorda, è ricco di spunti che interessano tanto la scena veneziana quanto europea ed è, inoltre, un utile strumento per iniziare a rileggere Gozzi, al di fuori dell’immagine da lui stesso tratteggiata nelle Memorie Inutili.
Il saggio, una vera detective story, indaga il rapporto tra Gozzi e l’editoria, partendo dall’idea che il Conte era noto per dichiarare pubblicamente la sua opposizione all’arricchimento personale tramite la cessione a pagamento dei suoi testi. Eppure non sembra disprezzare i denari guadagnati con l’edizione Colombani dei suoi scritti (nonostante l’edizione stenti a circolare e a soli tre anni di distanza Baretti dica di non averne mai veduta una copia).
Allora è naturale chiedersi se l’atteggiamento sprezzante di Gozzi nei confronti della stampa e dei periodici fosse dovuto ad una vera incomunicabilità con i due mondi o era una sorta di dichiarazione preventiva volta a renderlo diverso dagli altri, facendolo così emergere dalla folla.
Lorenzo Tomasin, dopo aver inquadrato Gozzi nella cultura settecentesca, ha indagato proprio questo aspetto messo in luce dal testo della Scannapieco, giungendo alla conclusione che è proprio la rete di inimicizie che Gozzi si crea che gli regala la fama. L’opposizione tra la visione aristocratica della letteratura come attività che non si deve contaminare con il vile denaro e la pratica militante sono i due volti di un personaggio che ha fatto di questa polarità la sua fortuna scenica e futura.
Volume presentato:
A. Scannapieco, Carlo Gozzi e la scena del libro, Venezia, Marsilio, 2006.
Aperitivi al Bookshop
A cura di Piermario Vescovo
Bookshop Electa – Arsenale
Venezia
Ore 18.30
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.