Dopo tanta attesa finalmente il 26 gennaio è arrivato il concerto degli Arctic Monkeys a Milano. Ad accoglierli un Palasharp pieno di giovani e soprattutto di giovanissimi under 20, provenienti da tutt’Italia. La magia si era già avvertita fuori dai cancelli quando la neve aveva messo lo zampino nel creare l’atmosfera; una volta dentro è stato subito il delirio. Non avevano neppure iniziato a suonare i Mistery Jets, discreta band di supporto, che nel parterre l’attesa era già grande, così fino alle 21.30, ora in cui i quattro di Sheffield sono saliti sul palco. La buona mezz’ora di ritardo era già stata perdonata. La ballad “Dance Little Liar” è stata l’apripista, seguita dalla potente “Brianstorm”, che ha fatto scatenare l’inferno e da “This House is a circus”.
Still Take You Home, è statp il primo pezzo del concerto tratto da Whatever People, mentre Say I Am, That’s What I’m Not, ha fatto “saltare” tutto il Palasharp. Poi è stata la volta della sensuale Potion Approaching e della bella cover di Red Right Hand di Nick Cave. Ben accolto è stato quello che Alex, in uno dei suoi rari interventi, ha annunciato essere il nuovo singolo tratto da Humbug, My Propeller. Chicca della scaletta Catapult, b-side di Cornerstone.
The View From The Afternoon e I Bet You Look Good On The Dancefloor hanno mandato tutti in visibilio, anticipando When The Sun Goes Down, resa più bella dalla pausa dopo la prima strofa che ha fatto salire l’adrenalina del pubblico.
Da brividi l’atmosfera che si è respirata durante Secret Door, con il pubblico sugli spalti con gli accendini accesi per poi finire con una pioggia di coriandoli bianchi e d’oro che ha fatto alzare tutte le mani al cielo. Di grande impatto Fluorescent Adolescent soprattutto nella parte finale cantata da Alex con grande dolcezza, che ha poi lasciato spazio alle ultime e malinconiche note di 505 che hanno fatto calare il sipario su questa data italiana.
Un concerto che valeva la pena di essere visto, soprattutto per la qualità dei musicisti. Grande la batteria di Matt, ottimi sia Nick che Jamie; senza sbavature anche la performance di Alex, anche se è parso, ancora una volta come in tutto questo tour, un po’ distante dal quel pubblico che tanto e giustamente lo acclama (comprese le ragazzine invaghite dal suo fascino trasandato) e sembrano lontani i tempi di quando parlava e scherzava durante i concerti con quell’aria da eterno adolescente.
Scaletta
Dance Little Liar
Brianstorm
This House Is A Circus
Still Take You Home
Potion Approaching
Red Light Hand
My Propeller
Criyng Lightning
Catapult
The View From The Afternoon
I Bet You Look Good On A Dancefloor
Cornerstone
If You Were There, Beware
Pretty Visitors
Do Me A Favour
When The Sun Goes Down
Secret Door
Fluorescent Adolescent
505