Nel quarantennale della fondazione della Galleria Sagittaria, Centro Iniziative Culturali Pordenone, verrà inaugurata il 7 maggio 2005, alle ore 18.30, una mostra antologica dedicata ad Armando Pizzinato, artista nato a Maniago nel 1910 e recentemente scomparso, per l’esattezza un anno fa, nel 2004, a Venezia.
Si tratta di una ricca rassegna nella quale verranno esposte circa ottanta opere del noto autore friulano, tra cui una cinquantina di inediti tra olii e disegni.
La mostra consente di tracciare i momenti salienti della vicenda artistica di Pizzinato, dalla formazione accademica, agli anni ’30 segnati dalla permanenza romana e dal rapporto con i Basaldella, Afro e Mirko in particolare, con Cagli, Guttuso e altri, al periodo della guerra in cui si avvicina al linguaggio cubista, al momento centrale del “Fronte Nuovo delle Arti”, di cui saranno esposte, a testimonianza di tale importante periodo, alcune tra le opere più significative, al “Realismo” degli anni ’50, alla ripresa neonaturalistica e infine alle libere tensioni formali degli ultimi anni.
Pizzinato ancora allievo di Guidi presso l’Accademia di Belle Arti della città lagunare dove più tardi insegnerà alla Scuola Libera del Nudo, espose già nel 1933 alla galleria del Milione a Milano e in seguito partecipò attivamente all’attività del gruppo “Corrente”, distinguendosi in diversi premi tra cui quello di Bergamo, patrocinato da Bottai: nell’edizione del 1940, all’epoca in cui Giulio Carlo Argan era presidente della giuria, venne segnalato subito dopo Mafai e Guttuso, ai quali fu assegnato il premio.
Da Roma rientrato a Venezia, frequentò l’ambiente del Cavallino dove ebbe modo di conoscere Arturo Martini, Carlo Scarpa, Alberto Viani, Cesetti, Santomaso, Afro e Dino Basaldella, e quindi Turcato e Vedova. A Venezia, nel clima del secondo dopoguerra, grazie anche al supporto di Renato Birolli e Giuseppe Marchiori, si sviluppò il Fronte Nuovo delle Arti, gruppo di artisti in cui figurava anche Armando Pizzinato, movimento presto scioltosi a causa della polemica ideologica, interna allo stesso partito comunista, tra i fautori di una linea astrattista e una invece più legata a una concezione figurativa e a un certo realismo, a cui, fra l’altro, l’artista friulano si sentiva stilisticamente e intellettualmente maggiormente vicino.
Pizzinato nel corso della sua notevole attività artistica ha testimoniato un notevole impegno civile, sociale e politico, dimostrando fino alla fine un rigore e una coerenza che faceva tutt’uno con la sua visione estetica: con estrema coscienza in un foglio di appunti risalente ancora al lontano 1946, Pizzinato annotava le seguenti illuminanti parole: ”L’arte non è il volto convenzionale della storia, ma la storia stessa che degli uomini non può fare a meno”
ARMANDO PIZZINATO.
CAPOLAVORI E OPERE INEDITE
Inaugurazione sabato 7 maggio 2005, ore 18.30
Galleria Sagittaria, Pordenone
Via Concordia 7
Tel. 0434553205 Fax 0434364584
www.culturacdspn.it – cicp@culturacdspn.it
orari: feriali 16.00 – 19.30; festivi 10.30-12.30, 16.00 – 19.30 – dall’ 8 maggio – 30 luglio 2005