Febbraio 2010. Alla notizia che Depp e Jolie sbarcheranno in laguna, per le riprese di The Tourist, centinaia di aspiranti comparse sono già pronte per mettersi in coda a palazzo Cà Zanardi.
Da fricchettoni ad attori professionisti (ma soprattutto sedicenti!), da studenti a lavoratori precari, passando per i pensionati: il richiamo è stato irresistibile per chiunque.
Chi ha avuto la fortuna dunque, di partecipare all’evento di certo non è rimasto a bocca asciutta. Al di là delle frenesie intorno ai due beniamini del pubblico mondiale, si è assistito all’avanzata dell’imponente industria cinematografica a stelle e strisce.
Coinvolti in questo progetto, remake di Anthony Zimmer, thriller francese del 2005, non solo Depp e Jolie, ma pure due premi Oscar, il regista Florian Henckel Von Donnersmarck (Le vite degli altri) e la costume designer Colleen Atwood (Memorie di una geisha, Sweeney Todd) celebre per il suo sodalizio artistico con Tim Burton.
Alla prova costume con i figuranti selezionati per la sequenza iniziale dell’arrivo di Depp alla stazione di S. Lucia, Colleen Atwood si aggira, con aria impegnatissima, per dare disposizioni ai suoi collaboratori. Si scovano le facce giuste per i ruoli di passeggeri, di prima e seconda classe, di ferrovieri e presenze sofisticate per la scena nel vagone ristorante.
Per alcuni è sufficiente l’abito personale che si sono portati da casa, per altri è necessario un sostanzioso restyling.
Una volta scelti gli abiti a seconda del ruolo, il rapido team di assistenti scatta le foto, le registra in un database e poi manda ogni comparsa all’angolo del trucco, dove viene deciso il tipo di acconciatura più adeguato. Il momento clou per ognuna delle ragazze presenti.
L’atmosfera è cordiale, ma si intuisce che le lungaggini sono assai poco gradite: ci si parla quasi a monosillabi.
Gli accenti yankee si mescolano a quelli romani (Cineroma è l’azienda d’appoggio per la produzione statunitense).
Si viene a sapere che Atwood è alla ricerca di un ragazzo particolarmente somigliante al protagonista maschile, da utilizzare in una scena in cui Jolie, nel treno, scambia erroneamente un passeggero per Depp.
Atwood ha pane per i suoi denti, in quanto, nella saletta d’attesa, c’è un folto gruppo di “cloni” (si fa per dire…) dell’attore di Owensboro. Ne individua alcuni. Purtroppo, in seguito, il regista deciderà di non servirsene, ed anzi allontanerà dall’inquadratura chiunque abbia pizzetto e baffi che ricordi anche lontanamente Depp, onde evitare effetti stranianti, quanto comici. E come dargli torto.
Il giorno delle riprese, Angelina Jolie, all’entrata nel set, sfoggia un elegante completo, con piccola cappa color crema, e guanto lungo molto chic, che Atwood sembra aver preso direttamente dal guardaroba di Grace Kelly. Per Depp invece, in questa scena, si preferisce rimanere sul casual (la giacca bianca è riservata per il gran galà al Danieli) anche se risulta difficile eliminare le suggestioni camp che l’attore si porta dietro, tipiche del suo carattere.