Atene: Stavros passa gran parte della giornata fuori dal suo negozietto chiacchierando con gli amici, coi quali condivide forti pregiudizi contro gli immigrati albanesi. Quando la madre inizia a raccontare di essere emigrata dall’Albania dove lasciò un altro figlio malato, e quando il muratore albanese che lavora lì vicino mostra una foto che sembra confermare questa strana storia, le convinzioni e l’identità di Stavros iniziano a vacillare…
Meno ambizioso sul piano formale di altri lavori in competizione al 62° festival di Locarno, Akadimia Platonos più di altri film riusciva però a parlare allo spettatore, interrogandolo e coinvolgendolo in modo intelligente su temi rilevanti per le società odierne (il razzismo, la paura degli altri, le domande sulla propria identità).
È un film dalla confezione visiva povera, quasi televisiva, e che ha però personaggi molto ben disegnati, dialoghi spiritosi, diverse gag divertenti e la capacità di virare dai toni leggeri a quelli più seri e malinconici in modo credibile. E soprattutto ha il merito di evitare il pericolo del manicheismo in cui facilmente una storia come questa poteva cadere: i personaggi, anche quando provano sentimenti razzisti e intolleranti, sono delle “brave persone”, di cui il film sa cogliere l’umanità (il protagonista accudisce amorevolmente la madre malata, ecc.).
Alla ricerca di parentele cinematografiche si potrebbero forse citare due riferimenti molto diversi definendo Akadimia Platonos un Clerks (che torna alla memoria sentendo i protagonisti parlare dei massimi sistemi o del rock di Roky Erickson) diretto da Kaurismäki (a cui rimandano certe gag lunari o certi silenzi). O, forse, potrebbe essere il pilot di una buona situation comedy: c’è un conflitto forte e riconoscibile (il razzismo dei greci verso gli immigrati albanesi), ci sono caratteri ben costruiti e ci sono situazioni che si prestano ad essere ripetute e variate (i quattro personaggi che fuori dal negozio parlano di tutto e di niente oppure i buffi incontri periodici tra il protagonista e la ex-compagna che l’ha lasciato ma senza aver completamente rotto i rapporti): insomma, tutti ingredienti che si presterebbero a un’efficace trasformazione seriale della storia (negli ultimi anni altri film hanno fatto questo percorso: Non pensarci, Romanzo criminale, ecc.).
Titolo originale: Akadimia Platonos
Nazione: Grecia – Germania
Regia: Filippos TsitosCast: Antonis Kafentzopoulos, Anastas Kozdine, Titika Saringouli, Giorgos Souxes, Konstantinos Koronaios, Maria Zorba
Anno: 2009
Durata: 103’
Produzione: Pan Entertainment – Twenty Twenty Vision