Alida Valli, settant’anni dopo

Cinema Trevi, 3-12 ottobre

Da tempo la Cineteca Nazionale aveva programmato per il 2006 un omaggio ad Alida Valli, per celebrare i suoi settanta anni di carriera cinematografica. Infatti nel 1936 Alida esordisce con una particina – una commessa dell’emporio – ne I due sergenti, film in costume diretto da Enrico Guazzoni. Nell’autunno dello stesso anno, auspici Blasetti e Chiarini, è anche ammessa “d’autorità”, senza superare esami, al corso di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia, ad anno scolastico già avviato. Inizia da quel momento una folgorante carriera – solo in parte frenata, nei primi due anni, dalla frequenza della scuola, che Alida riesce a concludere, sia pure tra ribellioni e insofferenze – che la porta, già nel 1939, al secondo posto tra le attrici più amate dagli italiani, subito dopo la “fidanzatina d’Italia” Assia Noris. Nel dopoguerra anche Alida, come altre grandi dive italiane – citiamo solo Anna Magnani, Valentina Cortese, Sophia Loren – viene scritturata da una major statunitense, in questo caso da Selznick, ma, come per le sue colleghe, l’esperienza americana non è del tutto positiva. Tornata in Italia nel 1951, riprende a fatica la scalata al successo, che torna a raggiungere nel 1954 come protagonista di Senso, di Luchino Visconti, che le vale la “Grolla d’oro” a Saint Vincent. Negli anni successivi – nei quali si dedica assiduamente anche al teatro e alla televisione – continuano le sue interpretazioni memorabili sotto la direzione di grandi registi, come Antonioni, Pasolini, Zurlini, Chéreau, Bertolucci, Cherif, Bolognini, von Trotta. Instancabile, Alida continua a lavorare fino a pochi anni fa, finché le condizioni di salute glielo permettono, lasciandosi alle spalle una lunga serie di personaggi, più o meno rilevanti, comunque sempre acutamente tratteggiati e degni di memoria.
Purtroppo Alida se ne è andata pochi mesi fa, lasciandoci l’amaro di non averla potuta invitare a questa rassegna, breve ma folta di titoli importanti, piccolo omaggio a una grande interprete del nostro cinema.

martedì 3
ore 17.00
Mille lire al mese (1939)
Regia: Max Neufeld; soggetto: Oreste Biancoli; sceneggiatura: Luigi Zampa; interpreti: Alida Valli, Umberto Melnati, Osvaldo Valenti, Renato Cialente, Ninì Gordini Cervi; origine: Italia; durata: 81’
Tipica commedia dei “telefoni bianchi” dove l’equivoco, in questo caso lo scambio di persona, è alla base della vicenda. Come spesso si usava a quei tempi, l’ambientazione è ungherese, negli studi di Budapest dove è in fase sperimentale la “televisione”. Grande successo per la canzone che dà il titolo al film, le “mille lire al mese” che rappresentavano l’aspirazione di tutti gli italiani di allora.

ore 19.00
Per Alida – Incontro
All’incontro per ricordare Alida Valli partecipano il figlio dell’attrice, Carlo De Mejo, Giuseppe Bertolucci, Marco Tullio Giordana, Enrico Lancia, Ernesto G. Laura, Rino Poggi, Luca Verdone, Giancarlo Zagni

ore 21.00
Il feroce saladino (1937)
Regia: Mario Bonnard; soggetto: Ettore M. Margadonna, Gino Rocca; sceneggiatura: M. Bonnard, E. M. Margadonna; interpreti: Angelo Musco, Rosina Anselmi, Mario Ciotola, Alida Valli, Lino Carenzio, Mario Donati; origine: Italia; durata: 94’
Un artista di varietà, in crisi perché ormai giunto alla fine della propria carriera, si cimenta nel tentativo di aiutare una ragazza che vuole cominciare a calcare le scene. Per il restauro de Il feroce Saladino sono state impiegate le migliori tecnologie digitali e analogiche, nel rispetto assoluto dei materiali utilizzati. Il restauro è stato eseguito, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino, Jaeger LeCoultre, la Biennale di Venezia, Provincia di Milano – Settore Cultura, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a partire da una copia positiva su supporto nitrato conservata presso gli archivi della Fondazione Cineteca Italiana.

mercoledì 4
ore 17.00
Noi vivi (1942)
Regia: Goffredo Alessandrini; soggetto: dal romanzo di Ayn Rand; sceneggiatura: Anton Giulio Majano, G. Alessandrini, Oreste Biancoli; interpreti: Alida Valli, Fosco Giachetti, Rossano Brazzi, Giovanni Grasso, Emilio Cigoli, Annibale Betrone, Elvira Betrone; origine: Italia; durata: 104’
Tratto da We the living (1936) della scrittrice di origine russa Ayn Rand, forma con Addio Kira! un dittico che, pur costituendo un unico film, è presentato in due parti nelle sale a causa della lunghezza. Nelle cupe atmosfere sovietiche degli anni successivi alla Rivoluzione d’ottobre, si dipana la storia d’amore tra l’aristocratico Leo e la borghese Kira.

ore 19.00
Addio Kira! (1942)
Per i credits si veda Noi vivi; durata: 106’
Il triangolo tra Leo, Kira e Andrej, il commissario di polizia di cui Kira è divenuta l’amante per salvare Leo, si infrange. Pur realizzato in piena guerra contro l’Unione Sovietica e pur non mancando di toni anticomunisti, il film – sostanzialmente fedele al romanzo – si segnala comunque come un tentativo non pregiudizialmente ostile di raccontare la vita quotidiana nella Russia del tempo.

ore 21.00
The Third Man (Il terzo uomo, 1949)
Regia: Carol Reed; soggetto e sceneggiatura: Graham Greene, dal suo racconto omonimo; interpreti: Joseph Cotten, Alida Valli, Orson Welles, Trevor Howard, Bernard Lee; origine: Gran Bretagna-USA; durata: 104’
Grande regia di Carol Reed, grazie anche alla presenza di un cast di interpreti di altissimo livello e al soggetto di Graham Greene, le cui cupe atmosfere sono sapientemente accentuate dalla trasposizione cinematografica. In una Vienna che porta ben visibili i segni della guerra, ancora occupata dalle potenze vincitrici, si dipana una storia criminale dal finale tragico e liberatorio allo stesso tempo.

giovedì 5
ore 17.00
Luce nelle tenebre (1941)
Regia: Mario Mattoli; soggetto e sceneggiatura: M. Mattoli; interpreti: Fosco Giachetti, Alida Valli, Clara Calamai, Enzo Biliotti, Carlo Campanini; origine: Italia; durata: 83’
Primo della serie dei “film che parlano al vostro cuore” diretti da Mattoli, che ottiene un grande successo di pubblico, grazie anche ai protagonisti, tutti molto popolari. Alida Valli, qui nel ruolo di una ragazza che sacrifica il suo amore per il bene dell’amato, ne interpreta ben tre su quattro.

ore 19.00
Apparizione (1943)
Regia: Jean de Limur; soggetto e sceneggiatura: Giuseppe Amato, Lucio De Caro, Piero Tellini; interpreti: Alida Valli, Amedeo Nazzari, Massimo Girotti, Paolo Stoppa, Andreina Pagnani, Olga Solbelli; origine: Italia; durata: 68’
Grande duetto recitativo tra Nazzari, nella parte di se stesso, e Alida, nel ruolo di una ragazza, fidanzata e in procinto di sposarsi, che perde la testa per il “divo”. Tutto finisce per il meglio, naturalmente. Un anno prima Nazzari aveva sostenuto un ruolo analogo in Giorni felici di Gianni Franciolini.

ore 21.00
Senso (1954)
Regia: Luchino Visconti; soggetto: dalla novella omonima di Camillo Boito; sceneggiatura: Suso Cecchi d’Amico, L. Visconti, collaborazione di Carlo Alianello, Giorgio Bassani, Giorgio Prosperi; interpreti: Alida Valli, Farley Granger, Massimo Girotti, Rina Morelli, Heinz Moog, Christian Marquand, Sergio Fantoni; origine: Italia; durata: 121’
Film simbolo della rinascita del cinema italiano a dieci anni dalla fine della guerra e, allo stesso tempo, snodo cruciale della carriera sia di Visconti che della Valli, i quali in tutti i loro lavori successivi avrebbero dovuto fare i conti con questa “opera caposaldo”. Una (luttuosamente) bellissima Alida disperatamente in lotta con la propria coscienza, sentimentale e patriottica, entro un raffinatissimo affresco di storia risorgimentale.

venerdì 6
ore 18.00
A la salida (1963)
Regia: Giancarlo Zagni; soggetto: dal “mistero profano” All’uscita (1916) di Luigi Pirandello; interpreti: Alida Valli, Augusto Benedico, Luis Aragón; origine: Messico; durata: 22’; vers. orig. spagnola.
In un tranquillo cimitero, alberato e ombroso, due defunti dialogano sul passato e sulla loro situazione presente. Giunge un terzo defunto, una donna, già moglie di uno dei due, appena uccisa dal suo amante. Racconto pirandelliano alla massima potenza, dove si dimostra senza ombra di dubbio che ogni realtà è invece apparenza.

a seguire
Alida Valli (ep. di Siamo donne, 1953)
Regia: Gianni Franciolini; soggetto: Cesare Zavattini; sceneggiatura: C. Zavattini, Luigi Chiarini; interpreti: Alida Valli; origine: Italia; durata: 20’
Alida, nei panni di se stessa, durante una festicciola in casa della sua massaggiatrice, fa la corte al fidanzato di lei. Ma poi, resasi conto della propria leggerezza, si allontana.

ore 19.00
Une aussi longue absence / L’inverno ti farà tornare (1961)
Regia: Henri Colpi; soggetto: Marguerite Duras; sceneggiatura: M. Duras, Gérard Jarlot; interpreti: Alida Valli, Georges Wilson, Jacques Harden, Diana Lepvrier, Catherine Fontenay; origine: Francia-Italia; durata: 97’
Pluripremiato – anche “Palma d’oro” al Festival di Cannes del 1961 – il film narra in un clima lirico e drammatico l’incontro tra una vedova di guerra e un vagabondo, privo di memoria, nel quale ella crede di riconoscere il marito scomparso da anni.

ore 21.00
Il grido (1957)
Regia: Michelangelo Antonioni; soggetto: M. Antonioni; sceneggiatura: M. Antonioni, Elio Bartolini, Ennio De Concini; interpreti: Steve Cochran, Alida Valli, Dorian Gray, Betsy Blair, Mirna Girardi; origine: Italia; durata: 117’
Il film segna il ritorno al cinema di Alida Valli dopo una lunga parentesi teatrale, mentre per Antonioni si tratta di un intermezzo proletario tra le sue ambientazioni borghesi. Le desolate e brumose atmosfere padane invernali accentuano i toni di una storia di irrequietezza e insoddisfazione esistenziale e sentimentale, la cui tragica conclusione non rappresenta altro che un inevitabile corollario.

sabato 7
ore 17.00
La chair de l’orchidée / Un’orchidea rosso sangue (1975)
Regia: Patrice Chéreau; soggetto: dal romanzo The Flesh of the Orchid di James Hadley Chase; sceneggiatura: Jean-Claude Carrière, P. Chéreau; interpreti: Charlotte Rampling, Bruno Cremer, Edwige Feuillère, Simone Signoret, Alida Valli, Valentina Cortese; origine: Francia-Italia-Germania; durata: 124’
La prima regia di Chéreau, enfant prodige del teatro francese, riecheggia le atmosfere del cinema “noir” americano degli anni ’40, filtrate però dal suo gusto retró e decadente, sempre in bilico tra realtà e visione onirica, tra riproduzione e deformazione.

ore 19.15
Berlinguer ti voglio bene (1977)
Regia: Giuseppe Bertolucci; soggetto e sceneggiatura: Roberto Benigni, G. Bertolucci; interpreti: Roberto Benigni, Alida Valli, Carlo Monni; origine: Italia; durata: 95’
Prima regia di Bertolucci junior e prima fulminante apparizione cinematografica di Roberto Benigni. Dopo molti anni ad Alida è affidata una parte importante, la madre del protagonista, che interpreta intrepidamente, con asprezza, dolcezza e disinvoltura, tra vicende amorose di paese, turpiloqui e arie di Mozart.

ore 21.00
Edipo Re (1967)
Regia: Pier Paolo Pasolini; soggetto: dalle tragedie Edipo Re e Edipo a Colono di Sofocle; sceneggiatura: P.P. Pasolini; interpreti: Franco Citti, Silvana Mangano, Alida Valli, Carmelo Bene, Julian Beck; origine: Italia; durata: 104’
La tragedia sofoclea, liberamente trasposta, è racchiusa tra un prologo e un epilogo di ambiente moderno. Nella prima opera nella quale Pasolini affronta, decostruisce e ricostruisce il mito secondo la sua lettura freudiana-marxista, Alida Valli è una struggente Merope, madre adottiva di Edipo.

domenica 8
ore 17.00
La bocca (1991)
Regia: Luca Verdone; soggetto e sceneggiatura: Dacia Maraini, Filippo Ascione, Luca Verdone; interpreti: Tahnee Welch, Rodney Harvey, Claudine Auger, Massimo Bonetti, Monica Scattini, Alida Valli; origine: Italia; durata: 104’
Centesimo film di Alida, nei panni di un’anziana contessa, data per moribonda dalla nuora desiderosa di impadronirsi del patrimonio, che invece si trasforma nel “deus ex machina” della situazione. Tra Ingmar Bergman e Arne Mattsson, in una preziosa cornice di scuola zeffirelliana, una storia in bilico tra commedia e (melo)dramma.

Centro Sperimentale di Cinematografia
Via Tuscolana 1520 – 00173 Roma
Cineteca Nazionale-Cinema Trevi
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