Almodóvar a Roma per presentare i suoi “Amanti Passeggeri”

Il regista spagnolo tra voli improbabili e Papa Francesco

Quasi in contemporanea con l’accoglienza al nuovo Papa Francesco, che già nei primi giorni di pontificato si è subito distinto per alcune affermazioni poco “progressiste”, fatte ancora sotto le vesti di cardinal Jorge Mario Bergoglio sulle donne e gay, a Roma arriva Pedro Almodóvar, per presentare il suo ultimo film Gli amanti passeggeri, nelle sale dal 21 marzo.

Il film racconta di un volo particolare, funestato dalla paura che l’aereo possa precipitare, con tutto un contorno di piloti, steward, passeggeri che, per allontanare la paura dell’imminente tragedia, si danno alla pazza gioia tra alcool, droga e sesso sfrenato.
Durante la conferenza stampa, Almodóvar ha parlato, ovviamente, anche dell’attualità e quindi del nuovo Papa.

“Ho l’audacia di dare a Francesco due consigli. Primo: per favore, realizza la parità dei sessi all’interno del cattolicesimo, permetti il sacerdozio femminile. Così le donne potranno accedere ai due miracoli più belli: quello del perdono, attraverso la confessione; e quello della consacrazione, con la messa. Secondo: elimina il celibato dei preti, così scompare anche l’infamia degli abusi sessuali. E a questo punto, se va via il celibato, tanto vale dare ai religiosi l’accesso al matrimonio. In tutte le sue combinazioni, che non sono molte, sono tre: uomo-donna, uomo-uomo, donna-donna. Ma tre è molto meglio di uno”.

Gli amanti passeggeri, spiega il regista, è “una metafora abbastanza chiara della Spagna di oggi, un viaggio senza destinazione. La realtà è ancora più incerta: non si sa chi guiderà e se atterreremo. Non abbiamo ancora una figura come Beppe Grillo ma se si votasse domani il risultato sarebbe lo stesso: fine del bipolarismo e grande ingovernabilità”.