Lo spettacolo che da qualche mese sta girando in tutta Italia si prefigge una rilettura del personaggio shakespeariano, focalizzando e incentrando la narrazione sul protagonista, Amleto, ma il taglio registico lascia piuttosto perplessi.
Alla base del personaggio di Amleto si scorge subito il disagio dell’incomunicabilità in rapporto con gli altri. Il principe di Danimarca, nella regia di Armando Pugliese sembra rivivere in scena il suo dramma, raccontato da un malato mentale di una casa di cura più che vissuto in prima persona. Drammaturgicamente il personaggio di Amleto, lacerato e in contrasto con se stesso e con le ragioni che lo portano ad indagare le cause che regolano la vita degli uomini, è in bilico costante per la scelta di modificare o meno il suo destino e di vendicare così il padre.
Il racconto di Armando Pugliese esalta in negativo il candore del protagonista, di bianco vestito, che vive enfatizzando tutti i tormenti della sua esistenza. Alessandro Preziosi lavora molto sul suo personaggio, ma la recitazione cantilenante con la penultima sillaba quasi sempre lunga che sottolinea il lato tormentato e insofferente, ma instabile del carattere, privano il personaggio di mordente e spessore, riducendolo a momenti a misera sagoma di se stesso. E in una misura macchiettistica si calano un po’ tutti gli altri personaggi, a partire da Ofelia (Silvia Siravo) insopportabilmente manierata di effetti che esaltano uno squilibrio senza alcuno scavo psicologico.
In sostanza lo spettacolo e gli attori non convincono, anche se qualche buona idea si può comunque intravedere, come ad esempio un uso attento delle luci che nella lunga fase iniziale del dubbio di Amleto illuminano solo colui che parla, avvolgendo gli altri personaggi nella cupa oscurità. Da segnalare anche il contributo della musica dei Massive Attack, molto ritmata e di conseguenza ossessiva che aiuta a calarsi nella dimensione che assilla il protagonista.
Amleto di William Shakespeare
Adattamento e riduzione di Armando Pugliese – Traduzione di Eugenio Montale
regia Armando Pugliese – scene Andrea Taddei – costumi Silvia Polidori – musiche Massive Attack-Zero P:M – luci Valerio Tiberi
con Alessandro Preziosi, Carla Cassola, Ugo Maria Morosi, Francesco Biscione, Silvia Siravo
durata dello spettacolo 2h 35 min.
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