DAL NOSTRO CORRISPONDENTE A BRIGHTON – Poche volte mi é capitato di sedermi in un posto piú scomodo e visivamente meno indicato di come mi é successo per il secondo giorno di proiezione dell’ultima opera di Christopher Nolan, Inception.
La sala 4 del Cinecity di Brighton era stracolma e, sebbene con quindici minuti buoni di anticipo, l’unico sedile libero che sono riuscito a trovare é stata una poltrona che definire “all’interno” del teatro é quasi mentire.
Immagino che l’accoppiata Nolan-DiCaprio porti a questi disagi ma voglio che sia chiaro fin da subito un punto: dopo dieci minuti dall’inizio della proiezione del film non avevo piú la sensazione di essere stato derubato di 8 sterline.
Sono stato infatti catapultato subito in una realtà nella quale é possible avventurarsi nei sogni altrui, grazie a un misto di biochimica, ingegneria e psichiatria, una realtà che però non vuole essere in nessun modo visivamente sci-fi: niente fa immaginare che si trovino nel futuro o in una realtà parallela.
Il tutto ha inizio secondo gli schemi classici dello spionaggio industriale: una squadra di professionisti dei sogni che per mestiere si infila nelle menti di dirigenti d’azienda per estrarne segreti e venderli al miglior offerente. Un classico, se vogliamo.
Proprio quando peró ci si é quasi abituati a questo tipo di format, la trama si infittisce di drammi personali (che coinvolgono DiCaprio) e amori impossibili.
_ Questa sottotrama sentimentale sarà una costante fino alla conclusione del film, senza essere intrusiva o appesantire la trama principale che resta, fondamentalmente, quella di un thriller.
La cosa brillante però é, senza dubbio, l’utilizzo fatto della dicotomia mondo reale-mondo onirico e la sua alternanza: Nolan, grazie a un montaggio magistrale, riesce a creare un’avventura cinematografica che sembra voler essere un richiamo a alcuni dei più grandi film nella storia di Hollywood.
Si possono scorgere cosí The Italian Job, The Matrix, Gli Eroi del Telemark, Eternal Sunshine of The Spotless Mind, qualche spolverata di 007 e un accenno di Donnie Darko (giusto nel finale), il tutto montato e gestito in modo così curato e senza intoppi che le quasi due ore e quaranta minuti di proiezione sembrano non bastare una volta arrivati ai titoli di coda.
Il cast é senza ombra di dubbio tenuto in piedi dall’ennesima ottima prestazione di DiCaprio ma non sono da trascurare le notevoli interpretazioni di Ellen Page (che ricorda molto il Grillo Parlante di collodiana memoria) e il premio Oscar Marion Cotillard (quasi una Jack Torrance al femminile per l’intensitá dei suoi sguardi da folle).
Non mi sento però di poter dire che non ho trovato niente di criticabile: si sente la mancanza di una manciata di scene in più con cui stemperare la tensione e alleviare lo sforzo necessario per non perdere dettagli importanti (basta perdere solo due minuti per non avere già più idea di cosa stia succedendo).
Altra critica che è stata mossa a Inception, che non mi sento tuttavia di condividere, è che ricorda troppo Shutter Island, per come viene usato il concetto di realtà contrapposto a quello di proiezione mentale.
In Inception l’approccio utilizzato è molto più “accademico/scientifico”, tanto da far pensare quasi a un film di fantascienza “in costume”… il che sembra assurdo ma, devo ammettere, funziona alla grande.
Titolo originale: Inception
Nazione: U.S.A.
Anno: 2010
Genere: Fantascienza, Thriller
Durata:
Regia: Christopher Nolan
Sito ufficiale: www.inceptionmovie.warnerbros.com
Sito italiano: www.inceptionfilm.it
Social network: facebook
Cast: Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Marion Cotillard, Ellen Page, Tom Hardy, Cillian Murphy, Tom Berenger, Michael Caine, Lukas Haas, Tohoru Masamune
Produzione: Syncopy
Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia
Data di uscita: 24 Settembre 2010 (cinema)