Prima Nazionale 20 ottobre Roma Teatro Olimpico repliche fino al 1 novembre
Q Club srl presenta
AVENUE Q
il Musical… peloso… senza peli sulla lingua!
acuto, imprevedibile, irriverente, politicamente scorretto… sfigatamente divertente
Avenue Q è uno spettacolo unico che ha per protagonisti dei pupazzi fatti vivere da attori che, recitando accanto a loro, ne completano le intenzioni, le espressioni e l’energia. E così all’improvviso, ci si ritrova in una dimensione dove il pupazzo e l’attore si sono fusi in un unico personaggio e non si percepisce più dove inizia uno e finisce l’altro.
Lo spettacolo ha debuttato off-Broadway nel marzo del 2003, a luglio dello stesso anno si è trasferito a Broadway registrando un successo incredibile, generando altre versioni a Londra e in vari paesi del mondo; ha vinto vari premi tra cui 3 Tony Awards come miglior musical, miglior soggetto originale e migliori musiche originali.
Le varie clip su You Tube hanno realizzato oltre 10 milioni di visualizzazioni mettendo di diritto lo spettacolo tra i musical più interessanti e innovativi degli ultimi anni.
La storia è uno spaccato di vita di un gruppo di amici-vicini di casa, dove le diverse storie si intrecciano, affrontando una serie di grandi temi di attualità, comuni in tutto il mondo, a volte anche scottanti, ma che trattati dai pupazzi diventano decisamente comici.
Avenue Q si trova lì, in quella periferia che si è travestita da piccolo borgo, un po’ lontana dal centro laccato, turistico, freddo di qualunque città. Più la via è lontana da quel centro “A”, così impersonale con le sue banche e le sue boutique, più è vivibile. Quella quindicina di viali che separano Avenue Q dal grattacielo in piazza “A” fanno scendere gli affitti notevolmente rendendola accessibile a chi comincia solo ora a camminare con le proprie gambe.
Qui ognuno affronta la propria esistenza, ognuno con i propri problemi, ambizioni, dubbi, sensazioni. Tutti insieme si cerca di superare gli ostacoli, ci sia aiuta, si parla, ci si confronta. E alla fine tutti scoprono che forse non c’è niente da scoprire. Che tutto quello che non hai adesso, presto arriverà. E che tutto quello che hai adesso non sarà per sempre. Che il senso della vita non lo trovi alla sua fine ma è la strada che ti ci porta.
Non una ma tante storie divertenti che si intrecciano nel migliore dei modi con tutto il sarcasmo e l’ironia che stravolge le regole di quel dannato e ipocrita Politically Correct che tanto ci ha oppresso in questi ultimi 20 anni. Le canzoni di Avenue Q sono molto divertenti e aiutano a sdrammatizzare i problemi e le riflessioni dei personaggi, rendendo palese che ogni problema, visto con la giusta prospettiva, non è mai così grave come sembra quando ci sta sommergendo.
Il modo in cui lo spettacolo si racconta libera le espressioni e le licenze possibili, commuovendo, quando serve, con le note drammatiche degli attori e permettendo di trattare argomenti sensibili, e addirittura osè, grazie all’innocenza dei pupazzi.
Il risultato è una commedia moderna, inconsueta, con musiche orecchiabili che ti restano dentro e un gran divertimento ad ogni livello: visivo, linguistico, attoriale… fino al più alto e sofisticato che è quello dell’ironia.
P.S. Attenzione ai bambini! In scena pupazzi anche completamente nudi!
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Musiche e Liriche di Robert Lopez e Jeff Marx – Testi di Jeff Whitty basato sul concept originale di Robert Lopez e Jeff Marx
con
Gabriele Foschi Princeton – Rod; Elena Nieri
Kate – Lucy: Mauro Simone; Nicky – Trekkie – Orsetto
Elisa Santarossa; X-Mas Eve Maria Dolores Diaz; Gary Coleman Salvatore Barbagallo; Brian Laura Bagnato; Mrs T – Orsetto – altri Deborah FedrigucciUnderstudy
con Band dal vivo e con i pupazzi disegnati da Arturo Brachetti
Direzione musicale: Cinzia Pennesi – Scene: Paolo Attardo – Costumi: Pamela De Santi – Pupazzi realizzati da: Ada Borgiani – Traduzione e Regia: Stefano Genovese
Il Fenomeno
Avenue Q è stato fin da subito un fenomeno a Broadway, poi in America e a seguire, nel giro si pochi anni, nel resto del Mondo. Un fenomeno che grazie alla sua trasversalità generazionale e culturale si è propagato sia attraverso i tradizionali canali dello spettacolo sia attraverso il web, che ormai porta sotto casa anche la più lontana provincia del globo. Le oltre 10 milioni di visualizzazioni su youtube sono un buon indice del fenomeno.
I segni che stava nascendo uno spettacolo cult si avvertono fin dall’inizio quando bastano solo pochi mesi di rappresentazioni off-Broadway, dove nasce al Vineyard Theatre nel marzo del 2003 perché lo spettacolo sfondi il muro e venga trasferito a Broadway, debuttando il 31 luglio del 2003 al Golden Theatre. Qui, nella grande arena di Broadway si trova a sfidare i grandi colossal del Teatro Americano.
La sfida vede Avenue Q di nuovo sorprendentemente vincente quando sbanca ai Tony Awards di quell’anno. Viene premiato come Miglior Musical, Miglior libretto e Miglior Soggetto Originale, su 6 nominations, battendo grandi titoli e mastodontiche produzioni come Wicked, in gara nello stesso anno.
Dopo 6 anni e 2.556 repliche, la produzione di Broadway in questi giorni sta traslocando dal Golden Theatre al nuovo New World Stages Theatre.
Al momento è al 20° posto dei più longevi musical di Broadway di tutti i tempi.
Da New York la Q-Mania si è diffusa in tutto il pianeta, riscuotendo ovunque grande successo. Avenue Q debutta anche a Las Vegas e in Canada. Mentre questa continua conferma era forse prevedibile nelle capitali della cultura anglosassone come Londra e Melbourne, sorprendente è il successo che ottiene anche in culture decisamente lontane, dove non sempre i successi di Broadway raccolgono lo stesso consenso ottenuto in patria. Questa è la vera forza internazionale di Avenue Q. I temi trattati, e lo humor usato, è comune all’intera cultura occidentale. Da qui la ragione di produzioni di successo in Svezia, Finlandia, Messico, Israele, Francia, Filippine, Singapore, Russia, Ungheria, Turchia, Brasile, Nuova Zelanda ed ora finalmente in Italia.
La Sinossi
Princeton non ha un’idea di cosa voglia fare nella vita e la sua laurea in Storia dei Grammofoni appena presa di certo non l’aiuta.
Kate è una ragazza carina, dolce, simpatica, intelligente e si chiede Perché cavolo non abbia uno straccio di fidanzato.
Rod legge biografie della Carrà, conosce tutte le canzoni di Mina, sogna continuamente il suo miglior amico mentre fa la doccia ma non è omosess… quella cosa lì, insomma… è chiaro!!!
Trekkie non esce mai dal suo tugurio arredato con tutto quello di cui necessita: un computer, una connessione veloce e libero accesso a tutti i siti porno del mondo.
Lucy è una cantante di night club, appena rientrata da un tour internazionale, da Amsterdam, Bangkog, Città del Vaticano,
Brian vorrebbe sfondare come grande comico da prima serata ma nessuna delle sue battute ha mai fatto ridere nessuno.
X-Mas Eve è arrivata dal Giappone in cerca di un lavoro e la prima cosa che le hanno offerto è un lavoro in un ristorante cinese.
Gary era un bambino prodigio, straricco e strafamoso, tutti si ricordano di lui di quando era un bambino alto un metro e venti…ora fa il portinaio.
Nicky non ha una casa perché vive a scrocco da Rod, non ha un lavoro perché tanto non deve pagare l’affitto, è sempre di buonumore e si gode la vita. Finchè dura.
Cosa hanno in comune tutti questi personaggi? L’indirizzo: Avenue Q, via della Sfiga.
Gli appunti del regista
“Quando mi sono seduto in poltrona, qualche anno fa a Broadway, con il mio sorriso scettico, la mia aria rassegnata e il pensiero fisso a chissà quale ricercata e impalpabile verità mi stessi perdendo nel teatro accanto, stavo in realtà sprofondando in una poltrona da cui sarei emerso, un paio di ore dopo, più ottimista che dopo la mia seduta settimanale di analisi, più appagato che dopo la festa del ventennale del diploma con i compagni del liceo e più soddisfatto che dopo aver ottenuto il cestino per la carta nell’androne all’ultima riunione condominiale.
Avevo visto Avenue Q.
Mi ero visto in Avenue Q.
Avevo trovato tutto il mondo a quel bizzarro indirizzo.
In Avenue Q, viale di un borgo periferico della tua città, qualunque essa sia, vivono delle persone così normali da essere speciali. Persone a tutto tondo che dividono lo spazio in un melting pot universale che non è altro che il nostro attuale futuro, checché ne dicano i fondamentalisti di ogni colore.
Donne e Uomini. Neri e Bianchi. Pupazzi e Umani.
E soprattutto tutto quello che ci sta in mezzo. O meglio, appena ci fai la bocca, ti accorgi che in realtà tutti stanno nel mezzo di ognuna di quelle categorie.
In Avenue Q convivono in armonia persone in carne e ossa con persone in pezza e polistirolo – animate però da altre persone in carne e ossa, nel senso che non sono pupazzi vivi… ;-).
Animate non rende l’idea… direi piuttosto Completate, perché gli attori, e non burattinai, che danno vita ai pupazzi, sono in realtà l’alter ego di quegli stessi personaggi di pezza. Personaggi che hanno una storia, una personalità, un’essenza e tutta una serie di problemi di vita e di vissuto… ma del resto chi non ne ha?!
L’apparente candore di un pupazzo gli permette di esternare pensieri, di commentare il mondo, di ricercare delle semplici verità in tutta libertà. Il pupazzo, innocuo giocattolo per bambini, con tanto di occhioni e largo sorriso, può dire con innocenza (=franchezza) quello che molti di noi pensano e fanno, liberando finalmente la bestia del Polticamente Scorretto, che dà così tanta soddisfazione.
Può per esempio dire che in fondo in fondo tutti siamo un poco razzisti e basterebbe cominciare ad ammetterlo per affrontare e risolvere il problema.
Che tutti in fondo godiamo un po’ delle piccole disgrazie altrui.
Che tutti buttiamo un occhio al link pornografico su internet, quando capita.
Che tutti urliamo quando facciamo sesso, magari sottovoce, magari dentro di noi… perché non dovrebbero farlo i pupazzi?!
A tal proposito, attenzione: vi avverto che nello spettacolo ci sono scene di sesso…tra i pupazzi….
Ma chi è che vive in Avenue Q? Io ci sono… mi sono riconosciuto subito appena l’attore è entrato in scena con il mio personaggio. E probabilmente ci sei anche tu. Vediamo…
Brian, uomo, bianco, cabarettista che non fa ridere, fidanzato con una bella ragazza, sorride alla vita anche se la cosa non è reciproca.
Princeton, pupazzo, ocra, neolaureato in Storia di qualcosa, è in cerca del sogno della sua vita. È talmente concentrato nella ricerca che non si accorge di averlo già trovato.
Kate, pupazza, pelosa, maestra elementare, è alla ricerca dell’amore non con la sola A maiuscola, ma con almeno le prime tre lettere maiuscole. Sarà troppo?!
Christmas Eve, donna, asiatica, psicologa, è emigrata in occidente alla ricerca di fortuna… e ha preso quello che ha trovato. Anche il cosa sia Fortuna è un concetto relativo.
Gary, uomo, afro-americano, ex bambino prodigio meglio noto come Arnold, ha realizzato il suo sogno prima che lo potesse formulare e ora non gli resta che una lunga inesorabile discesa. Pare che a questa sua descrizione abbia reagito con un “Che cavolo stai dicendo, Stefano?!”.
Trekkie, mostro, molto peloso, vive per il porno. Lo scopo della sua vita è il porno. Lui ama il porno. Commercia porno. Mangia porno. Quanto meno ha le idee chiare.
Nicky, pupazzo, verde, è un puro. Non fa niente, il lavoro non gli interessa. Non si perde in ambizioni e conosce il vero valore dell’amicizia. Infatti quando perde il suo amico non ha più niente, nè casa, né cibo.
Rod, uomo, azzurro, anche se lui si dice più sull’indaco, broker, cerca di fare i conti con la sua palese omosessualità. È l’unico che deve ancora farli, questi conti, perché tutto il resto del vicolo ci convive benissimo.
E poi Lucy la Baldracca, Gli Orsetti Dei Pensieri Cattivi, la signorina T…. vedrai che tra questi ti ritroverai… e ti troverai bene.
A proposito: Benvenuto in Avenue Q.”
serale ore 21,00 – domenica ore 18,00 – riposo lunedì 26 ottobre
Biglietti:
Platea Polltronissima 30 euro compresa prevendita
Platea Poltrona 25 euro compresa prevendita
Balconata I^ balconata 25 euro compresa prevendita
Balconata 2^ balconata 20 euro compresa prevenditaI biglietti si acquistano presso il botteghino del Teatro tutti i giorni, domenica compresa, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 in Piazza Gentile da Fabriano 17 Roma on-line sul sito www.teatroolimpico.it; al telefono, chiamando il numero 06.32.65.991 è possibile acquistare con le carte di credito Visa, MasterCard e American Express; i biglietti verranno ritirati direttamente al botteghino del Teatro da un’ora prima dello spettacolo.