“BLED NUMBER ONE” DI RABAH AMEUR-ZAIMECHE

Ritorno a casa

Concorso
Kamel, dopo il rilascio da un prigione francese, viene deportato in Algeria, suo paese d’origine; fa ritorno al suo villaggio natio dove ci saranno ad attenderlo, oltre ai suoi Bouzid e Louisa, tutti i concittadini.

Dopo i primi giorni di accoglienza e festeggiamenti, un avvenimento crea scompiglio in città: un gruppo di giovani fondamentalisti insulta pesantemente un gruppo di persone più anziane ree di giocare a domino e di non seguire quindi i dettami del profeta. In città è il caos, si creano due distinte fazioni ed ognuno, compreso Bouzid, si arma con quello che può. Nel frattempo Louisa viene abbandonata dal marito, che non tollera che il sogno della moglie sia di diventare una cantante. Bouzid, irato con la sorella, la accusa di aver disonorato la famiglia e la percuote con violenza. Louisa scappa dalla città e lo stesso Kamel, dopo un duro faccia a faccia col cugino, decide di emigrare clandestinamente in Tunisia.

L’opera seconda del quarantenne algerino Ameur-Zaimeche può essere letta come una ballata in tre atti sull’Algeria del 2006. Le storie di Kamel, Bouzid e Louisa si susseguono in quest’ordine ed in modo ben preciso, ma allo stesso tempo si compenetrano e si completano l’un l’altra. Il finale non ha nulla di catartico e lascia molte questioni in sospeso; esemplare la conclusione della vicenda di Kamel, che rinuncia a reinserirsi in una società che non gli è congeniale, sia per le violenze sulle donne sia per la sua ortodossia che non ammette relativismi, e sceglie la soluzione più comoda, decide di scappare.

Tecnicamente Bled number one non mostra nulla di nuovo, ma la regia calma, dai pochi movimenti di macchina e dal ritmo lento ma non noioso non scontenta nessuno; decisamente affascinanti alcuni campi lunghissimi del paesaggio algerino, così come ammalia l’ultima scena, con la camera in controluce e Kamel, ridotto ad un’ombra, che lascia il proscenio.

RITORNO A CASA
BLED NUMBER ONE (BACK HOME)
Francia, 2005, 35mm, 97′, col.
regia, produttore/director, producer Rabah Ameur-Zaïmeche
sceneggiatura/screenplay Rabah Ameur-Zaïmeche, Louise Thermes
fotografia/director of photography Lionel Sautier, Hakim Si Ahmed, Olivier Smittarello
costumi/costume design Sabrina Cheniti
montaggio/film editor Nicolas Bancilhon
musica/music Rodolphe Burger
suono/sound Thimotée Alazraki, Bruno Auzet, Mohamed Naman
interpreti e personaggi/cast and characters Rabah Ameur-Zaïmeche (Kamel),Meriem Serbah (Louisa), Abel Jafri (Bouzid), Farida Ouchani (Loubna), Ramzy Bedia (Ahmed), Sakina Dammene-Debbih (dottore/Doctor)
produttore/producer Rabah Ameur-Zaïmeche
produzione/production Sarrazink Productions, Les Films du Losange
distribuzione, vendita/distribution, foreign sales agent Les Films du Losange