“Biancaneve” in Blu-ray, ma la scena è dei sette nani: Dotto, Brontolo, Pisolo, Mammolo, Gongolo, Eolo, Cucciolo

Chi è il nano più amato dagli italiani?

I Sette Nani, meravigliosi coprotagonisti del primo lungometraggio animato di Disney tanto da condividerne l’onore del titolo, sono diventati un vero e proprio stereotipo nell’immaginario collettivo. Nessuno può infatti leggere la favola dei fratelli Grimm senza vedere i sette nanetti con l’aspetto e il carattere assegnatogli dal genio disneyano. Per questo motivo, in occasione del lancio del film in alta definizione, l’Ufficio Relazioni Esterne Disney per il lancio di SW in Blu-ray Disc e DVD, ha commissionato a www.disney.it, il sito per famiglie più cliccato d’Italia, un sondaggio per capire quale tra i sette amici di Biancaneve sia quello più amato dai ragazzi italiani. Non solo: si è anche voluto “indagare” sul perché ognuno di loro piace o non piace, in quale ci si identifica di più e quale professione potrebbero svolgere oggi se non lavorassero in miniera. E che caratteristiche potrebbe avere un eventuale nanetto aggiuntivo per piacere al pubblico moderno? Le sorprese del sondaggio sono davvero molte.

I Sette Nani:

Da sempre nei film Disney il cattivo di turno e l’amico fidato del protagonista sono tra i personaggi più riusciti e amati. Non poteva sfuggire a questa logica il primo, quel “Biancaneve e i Sette Nani” che nel 1937 mostrò al mondo intero il talento di un genio che osò sfidare tutti con un lungometraggio d’animazione che gli costò un’ipoteca sulla casa, la derisione di tutti e un milione e mezzo di dollari (di quei tempi!). A distanza di 72 anni questo film torna in alta definizione mostrandosi ancora una volta per quello che è: un autentico capolavoro, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per la cura con cui vengono tracciati, sia graficamente che caratterialmente, i vari personaggi. Fu infatti lo stesso Disney a convincere i suoi collaboratori affinché viaggiassero per l’Europa al fine di assorbire le giuste atmosfere da inserire nel film. Se oggi pare quasi accertato che per il look della Regina si siano ispirati al “design” duecentesco della statua che ritrae la margravia Uta von Ballenstedt nel Duomo di Naumburg, per i Sette Nanetti si devono per forza essere rivolti a esperti di leggende nordiche. Va infatti ricordato che già i fratelli Grimm, autori della favola originale, avevano inserito queste figure nella loro fiaba facendo esplicito riferimento alla figura mitica del nano che ritroviamo in tutte le mitologie, da quelle dell’Antico Egitto (il dio Bes) ai cicli nordici dell’Edda. In questi ultimi il nano è infatti descritto nella sua forma più nota, ossia come un essere nerboruto e possente, di bassa statura, che vive sotto terra, abilissimo nell’estrazione delle pietre preziose e dell’oro, forgiatore di armi invincibili e di gioielli destinati agli dei, tra cui il mitico martello di Thor. Non può qui sfuggire il collegamento con la figura di Mime, nano che nelle opere wagneriane, ben note a Disney, non riesce a forgiare la spada di Sigfrido. Tornati in patria, i collaboratori di Walt si dedicarono anima e corpo ai sette cooprotagonisti della fiaba e, su consiglio dello stesso Disney, decisero di dar loro un nome e un’identità precisa, particolare assente nella fiaba originale, dove agiscono sempre in gruppo e secondo un’unica volontà. Così facendo fu chiaro da subito che li si doveva caratterizzare, rendere uno diverso dall’altro. Ecco l’idea: ognuno di loro avrebbe avuto un nome che rispecchiasse una caratteristica comune dell’essere umano: timido, brontolone, saputello, imbranato, simpatico, inopportuno e pigro. Idea semplice quanto geniale che verrà adottata, ventun anni dopo, da Pejo per creare i suoi simpatici Puffi.

Dotto. E’ il più saggio dei sette, il capo, colui che in miniera controlla la qualità delle gemme e dà il segnale di fine lavoro. E’ il primo a seguire l’invito di Biancaneve a lavarsi le mani e a voler cedere i lettini alla Principessa per la notte. Porta un paio di occhiali, simbolo di sapienza. Anche se è dotto, sbaglia spesso l’ordine delle parole.

Brontolo. Come dice il nome è il bastiancontrario del gruppo, sempre contro tutti e tutto. Non vuole lavarsi e viene preso a forza dagli altri e buttato nella tinozza. E’ l’unico a non ballare durante la festa data in occasione dell’arrivo di Biancaneve. Maschilista irriducibile (“Date alla donna un dito e vi prenderà tutto il braccio!”), alla fine si scioglie: il bacio di Biancaneve lo manda in un brodo di giuggiole. E’ per lui che Biancaneve prepara una torta golosa col suo nome.

Pisolo. Come dice il nome, è un dormiglione cronico. Nulla lo distrae dalla sua vocazione, tanto da riuscire a pisolare perfino su una scomodissima catasta di legno con una mosca sul naso. Non è però uno stupidotto: è lui a capire che gli animali della foresta sono in agitazione perché Biancaneve è in pericolo.

Mammolo. Timidissimo oltre ogni dire, riesce però a mettersi alla ribalta e cantare durante la festa data per Biancaneve, anche si costa un arrossimento da competizione. Nasconde un animo poetico: per lui Biancaneve è bella come un angelo.

Gongolo. E’ il più grassottello di tutti e quindi il più giocondo, ottimista in ogni occasione, sempre contento e sorridente.

Eolo. Chiamato così nella versione italiana in ricordo del dio del vento, è un nano starnutone. I suoi starnuti, sempre inopportuni perché scatenati dalla tensione, sono potentissimi e temuti da tutti perché spazzano via ogni cosa. Arrivano sempre quando non dovrebbero: al ritorno a casa, quando i nani scoprono che c’è qualcuno che dorme al piano di sopra, e mentre gli animaletti cercano di avvisare i nani del pericolo che sta correndo Biancaneve.

Cucciolo. E’ anagraficamente il più piccino dei Nani, infatti non ha barba e baffi. Non parla. Veste panni troppo grandi che lo rendono buffissimo e tenero. E’ il nanetto a cui gli animatori Disney hanno assegnato il ruolo più visibile, con simpatiche gags che mettono in evidenza il suo comportamento scoordinato: sbaglia a centrare le porte, ingoia il sapone, fa due volte la coda per avere due baci da Biancaneve e fa confusione con tutto.

IL SONDAGGIO

Il sondaggio, a cura di Ufficio Relazioni Esterne Disney per il lancio di SW in Blu-ray Disc e DVD, è stato pubblicato sul sito www.disney.it che, con oltre 1,3 milioni di utenti e 34 milioni di pagine viste ogni mese, rappresenta tradizionalmente la destinazione principale per la navigazione di ragazzi e famiglie. In soli 10 giorni on-line (28 ottobre-6 novembre) hanno risposto 726 ragazzi di età compresa tra i 5 e i 17 anni. Strutturato in 14 domande a risposta chiusa, il sondaggio ha come scopo quello di mettere in luce quali siano i particolari dei sette personaggi che più hanno colpito il pubblico, oltre che a decretare una volta per tutte quale sia il più amato in assoluto. Ogni nanetto ha infatti una domanda che lo riguarda. Ecco le percentuali anagrafiche relative ai votanti: 5-7 anni (21%), 8-10 anni (31%), 11-13 anni (39%), 14-17 anni (9%); femmine (68%), maschi (32%).

E’ Cucciolo il più amato!

Dal sondaggio emerge con chiarezza che il nano più amato dai ragazzi italiani è Cucciolo! Con una preferenza che non lascia alcun dubbio, alla domanda “Qual è dei Sette Nani il tuo preferito?” il 78% ha indicato proprio lui. E’ evidente come il senso di protezione ispirato dal più piccino e pasticcione dei Sette Nani abbia fatto leva sull’emotività dei votanti, che non hanno voluto far mancare al piccolo il loro affetto anche in questa occasione. E non si pensi che sia un dato dovuto al fatto che hanno votato in maggioranza femmine, perché Cucciolo è anche il preferito dei maschietti, che forse ci si riconoscono compiacendosi del particolare affetto che Biancaneve nutre nei suoi confronti. Seguono nella classifica Mammolo (6%), Pisolo (5%), Gongolo (4%), Brontolo (3%), Dotto (2%), Eolo(2%). Un dato significativo è quello che vede Brontolo al secondo posto tra i soli votanti maschi con un 9%.
Cucciolo vince poi su tutta la linea: il 64% ritrova in lui qualcosa di se stesso , il 69% lo vorrebbe come amico del cuore. Qui va sottolineato il fatto che i ragazzi preferiscono avere a fianco qualcuno simile a loro, coi loro difetti, piuttosto che una persona diversa, magari più forte, che possa dar loro buoni consigli. Non a caso il 61% vorrebbe proprio Cucciolo al proprio fianco nei momenti difficili (il migliore amico è la proiezione di se stessi). Il 49% lo vede come attore nato. Infine, il 70% lo immagina perennemente senza barba e baffi, altrimenti non sarebbe più il loro amato Cucciolo. In queste stesse classifiche è quasi sempre Mammolo a detenere il secondo posto, ma con percentuali ben distanti da Cucciolo.

Chi piace… chi no… e perché.

Ovviamente il sondaggio è stato condotto dando ad ognuno dei Sette Nani lo stesso peso e la stessa considerazione, al fine di non influenzare i votanti. Ne sono emersi dati molto interessanti. Dotto ai più non piace perché è troppo saputello (69%), anche se il 27% lo apprezza perché sa tante cose. Brontolo sta un po’ antipatico solo perché non vuole Biancaneve tra i piedi (49%), mentre Pisolo piace perché vuole sempre dormire (49%), simpatia mossa forse dal fatto che la mattina si fatica ad alzarsi per andare a scuola, anche se un bel 22% lo ama perché dà retta agli animali del bosco. Mammolo, che con il suo 6% è il secondo nanetto più amato in assoluto, piace perché i ragazzi riconoscono in lui la loro timidezza di fronte agli sconosciuti (47%) o agli imprevisti (30%). Gongolo sta simpatico a tutti perché è grassottello e allegro (58%) o perché dice quel che gli passa per la testa (35%). Eolo è invece soggetto di una domanda che lo vede protagonista di un viaggio: il 51% vorrebbe che un suo potentissimo starnuto lo trasportasse nel castello della Regina Grimilde, il 32% nella miniera dove lavorano i nani. A proposito di miniera… il 58% dei votanti oggi come oggi vorrebbe vedere i sette amici di Biancaneve impegnati a giocare a calcetto invece che estrarre pietre preziose. Il 9% li vorrebbe invece impegnati a fare i nanetti in un parco giochi e solo il 6% su un’isola tropicale a pescare e fare surf.

E se ce ne fosse un in più?

Un dato interessante è quello che vede solo il 17% dei votanti esprimere il desiderio di essere il nanetto aggiuntivo. Forse perché il 49% crede che un possibile nanetto in più oggi potrebbe essere Tivulo, grande appassionato di TV (poteva essere altrimenti?). Il 27% vorrebbe che si aggiungesse un ottavo lettino per Ghiotto, nano golosone, il 12% per Mimolo, simpatico mimo che prende in giro tutti con le sue imitazioni, e un altro 12% per Setolo, sensibile e tenero che riconosce la verità dalla menzogna.