Giornate degli Autori
Sullo sfondo di una Londra contemporanea, una storia di amore e tradimento come tante, semplice e per nulla banale al tempo stesso.
Jake è un giovane ebreo che vive agiatamente con la fidanzata in una bella casa. Mentre si dedica ai preparativi del matrimonio, la sua esistenza viene sconvolta dalla morte del padre, un duro colpo per Jake che entra nel vortice di una crisi dove a farla da padrone sono i sensi di colpa. Colpe che addossa alla madre la cui infedeltà avrebbe affossato il marito; colpa verso se stesso per avere rinfacciato al padre la sua debolezza.
Ma come spesso accade, il destino fa percorrere alle sue pedine le strade più insospettate, e Jake si ritrova a sua volta a vivere una storia di passione e infedeltà con B, una cameriera conosciuta in un bar.
_ Anche lei è impegnata con un pugile rimasto semiparalizzato, cui la lega l’affetto e il senso del dovere e di cui si prende cura tutti i giorni, tuttavia la storia con Jake è come un’onda che tutto travolge e spazza via: responsabilità, problemi e miserie quotidiane.
“Se questo fosse il tuo ultimo giorno dove vorresti essere?” chiede Jake a B una notte mentre vagano simbiotici per le strade di Londra. “Vorrei cantare con la mia chitarra lontano da qui… ma non ho nemmeno una chitarra”.
Su questi toni scorre toccante la storia raccontata da Sallie Aprahamian, che esplora il confine sottile tra i sogni di una persona e le sue responsabilità, e rappresenta quale dramma possa scaturire quando questo confine viene oltrepassato.
_ La sfida dell’autrice? Partire dalla normalità della vita quotidiana e contrapporle il conflitto, l’ossessione e il voyeurismo, facendoli raccontare dai suoi attori più attraverso lo sguardo e il non-detto che dai dialoghi alquanto scarni: ne esce un’opera originale ed intensa, nonostante la storia parrebbe vista e rivista in una quantità di film.
Appoggia mirabilmente l’idea della regista la fotografia di Jean-Louis Bompoint (lo stesso di Grace is Gone): nelle scene in cui i protagonisti compaiono da soli o in intimità, i volti sono in primo piano, spesso sottoesposti e con evidente sgranatura quasi a rappresentare le sfumature di quelle anime inquiete, mentre ritorna la nitidezza nei loro momenti di quotidiana normalità.
_ Curioso che i due bravi protagonisti Dan Fredenburgh e Doraly Rosa siano anche autori della sceneggiatura, che proposero a Sallie Aprahamian e da cui rimase affascinata, fino ad intraprendere la sua prima prova cinematografica dopo anni di regia teatrale e televisiva.
Non convince del tutto il pugile invalido interpretato da Paul Bettany, che talvolta è colto a strafare mentre dà sfogo alla sua rabbia di tradito e malato, e pare abbozzare il suo Silas de Il Codice da Vinci.
Titolo originale: Broken Lines
Nazione: Regno Unito
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 112′
Regia: Sallie AprahamianCast: Paul Bettany, Olivia Williams, Dan Fredenburgh, Doraly Rosa, Harriet Walter, Rita Tushingham, Nathan Constance, Nicholas Le Prevost, Steve Toussaint, Sidney Kean, Jay Fuller
Produzione: Axiom Films, Aria Films, Cinema Two
Distribuzione:
Data di uscita: Venezia 2008