“CAOS” di Valeria Cavalli e Claudio Intropido

Caos, analisi della ripetitività del quotidiano

Il teatro-danza di Caos al Leonardo di Milano

La compagnia Quelli di Grock, in queste settimane sta puntando a riproporre presso il Teatro Leonardo uno dei suoi cavalli di battaglia: Caos, spettacolo cult nato nel 1988, in scena da allora in Italia e all’estero. Non a caso, la scena si apre in nome della legge del rapporto diretto con il pubblico, facilmente richiamabile all’atmosfera del teatro anni ’70.

La scena è rappresentata da una porta blu, utilizzata evocativamente in differenti modi, sedie colorate, e piccole scale che – con il loro simmetrico salire e scendere – sintetizzano la ripetitività del nostro modus vivendi, tema centrale di tutto lo spettacolo.
Muovendo i suoi primi passi costruendosi ironicamente sui modelli delle tecniche del teatro-danza, Caos si sviluppa a partire da gesti semplici, i quotidiani riti di ogni giornata, per svelarne l’assenza di significato, intrecciando parole elementari, pensieri e concetti pratici con i gesti della quotidianità.

Parodia del gesto quotidiano che diviene parodia di ognuna delle sue componenti: i rapporti umani, le convenzioni, le manifestazioni dei nostri sentimenti. Ma, anche, il teatro come parodica rivisitazione di molti dei suoi fraseggi. Oltre alla rivisitazione delle componenti tradizionali, si mostra in scena anche l’interagire dell’attore con telecamere a circuito chiuso, che ne evidenziano la versatilità e le diverse modalità di approccio.

Uno spettacolo dichiaratamente senza trama, che vuole mostrare attraverso un colorato volo pindarico l’insensatezza delle convenzione ideologico – corporee che popolano il nostro vivere quotidiano. Ridere, non come sentimento interiore ma come definizione da dizionario rappresentata in una smorfia. Piangere, non come reazione a qualcosa ma come azione inversamente proporzionale alla precedente. E così via, a demistificare atteggiamenti e regolamentazioni del nostro vivere sociale, partendo da una gestualità semplice per arrivare ad una gestualità sempre più complessa che impiega totalmente i sei generosi attori.

Una grande energia messa in scena per rivelare come, se anche tutto può esplodere, sempre tenderà a ritornare a consumarsi su se stesso: le coreografie, i gesti, i sorrisi. Questo sguardo sul vivere quotidiano, è «uno sguardo sul vuoto del vivere quotidiano – come è definito della presentazione della Compagnia – non drammatico o pensoso, ma mordace, tagliente». Infatti, la piéce non è tesa a generare un sorriso amaro, ma un ridere rumoroso e liberatorio.

CAOS di Valeria Cavalli e Claudio Intropido – regia, scene e luci di Claudio Intropido – coreografia di Susanna Baccari e Valeria Cavalli
con Susanna Baccari, Valeria Cavalli, Luca Gatti, Claudio Intropido, Alessandro Larocca, Andrea Ruberti
produzione Quelli di Grock
www.elfo.orgwww.quellidigrock.it