Un giovane e affascinante professore universitario svanisce improvvisamente nel nulla dopo aver compiuto un gesto “morale” che lo coinvolge in un intricato e insolito caso. “Centochiodi”, il testamento di fede di Ermanno Olmi, all’ultimo lungometraggio di finzione.
La prima sorpresa della pellicola è il protagonista, Raz Degan, non sempre noto alle cronache per meriti artistici. La seconda, ancor più stupefacente, è che il quasi quarantenne attore israeliano è bravo, anzi bravissimo, nell’interpretare un moderno Cristo errante nella nuova pellicola di uno degli ultimi maestri del cinema italiano. I centochiodi del titolo – che rievocano quelli della crocifissione – racchiudono al loro interno tutta la metafora del film, la sacralità senza fede che si nasconde dietro tutte le ideologie. Quasi un giallo quello di Olmi, che si apre con le urla di un uomo che invoca l’arrivo dei carabinieri per un gesto sacrilego che coinvolge la rispettabile facoltà di cui è l’orgoglioso custode. Proprio nella biblioteca storica dell’Università, curata da un alto prelato e straboccante di antichi e preziosi manoscritti, si assiste a un’agghiacciante e anomalo delitto: cento chiodi letteralmente piantati su secoli di sapere, libri fissati sul terreno e sui tavoli dal gesto eversivo di un fanatico.
Contemporaneamente svanisce nel nulla l’indagato principale, un giovanissimo professore universitario di Filosofia delle Religioni che si lascia alle spalle il suo sapere per rifugiarsi in una piccola comunità sulle rive del Po, coinvolto dalle vicende dei suoi modesti abitanti e alla ricerca di un vago senso dell’esistenza. I libri non parlano da soli, cita Olmi nell’epigrafe che dà inizio alla pellicola, e nessun libro – da solo – vale un caffè con un amico. Una critica quella del regista bergamasco alla cultura istituzionalizzata, all’ossessiva onnipresenza delle “religioni” nella vita di ognuno di noi, a quel talvolta inutile rivestimento di pagine scritte con cui si riempiono i vuoti punti interrogativi dell’esistenza. Un viaggio alle origini, un tentativo di riscoperta primordiale, di un legame di fratellanza oramai svanito dietro secoli di arte e parole.
Eccellente la prova di Raz Degan (doppiato forse in modo troppo serioso), strepitoso l’apporto degli attori non professionisti che – come sempre nei film di Olmi – parlano (rigorosamente sottotitolati) nel dialetto del luogo, mentre aspettano la venuta di una figura risolutrice. Un Cristo che viene a seminare il germe del dubbio, e che svela come solo nella continua ricerca e nel ripudio di tutte le ideologie, risieda l’amore vero per la vita e per il cinema.
Centochiodi
Titolo originale: Centochiodi
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 90′
Regia: Ermanno Olmi
Sito ufficiale:
Cast: Raz Degan, Luna Bendandi
Produzione: Cinema11undici, Rai Cinema
Distribuzione: Mikado
Data di uscita: 30 Marzo 2007