“DANCE DANCE DANCE” DI Haruki Murakami

Metamorfosi e crescita di un uomo.

Tokyo, Sapporo e Honolulu sono le città che fungono da sfondo ad un romanzo in cui realtà e metafisica si fondono magistralmente per aiutare un uomo, il protagonista, a trovare la giusta dimensione in cui crescere e allontanare definitivamente l’incubo più ricorrente: la solitudine

Il protagonista del romanzo, un giornalista free-lance, e i numerosi personaggi, che incontra durante il suo percorso di crescita, sono indissolubilmente legati da un componente metafisico. Nel libro l’elemento di congiunzione tra reale e soprannaturale, psichico e psicologico, vecchio e nuovo, vita e morte è rappresentato dal misterioso uomo-pecora. L’essere si manifesta nel Dolphin Hotel di Sapporo e, in quanto custode dell’esistenza del protagonista, è il solo in grado connetterlo con la vita e con il mondo reale. La storia ha inizio in questo albergo misterioso e trova un naturale epilogo al suo interno. Così grazie all’uomo-pecora il protagonista intraprende un percorso esistenziale che lo porta a muoversi in una realtà di cui fanno parte personaggi insoliti, in parte bizzarri, legati gli uni agli altri in maniera imperscrutabile. Compaiono sulla scena: Yumiyoshi una receptionist nervosa e riservata, una ragazzina, Yuki, in grado di percepire altre realtà, gli egoisti genitori di Yuki, alcune squillo d’alto bordo, Gotanda un famoso e affascinante attore, Dick North un poeta senza braccio e, infine, sei scheletri che guardano la tv in un salotto di Honolulu. Al protagonista non resta che dance, dance, dance.

Murakami nei suoi romanzi riesce a descrivere in maniera sempre originale un tema a lui caro: la difficoltà e il timore che l’uomo incontra nel dover crescere. I suoi personaggi si trovano sempre di fronte ad un punto di non ritorno e, più precisamente, di fronte alla scelta se vivere o se morire. Poiché il romanzo è narrato in prima persona, è lo stesso protagonista ad immetterci nella sua esistenza, costellata da un cospicuo numero di persone che appaiono e scompaiono con la stessa facilità e caratterizzata dall’incapacità cronica del protagonista nel riuscire a trattenerle.
Immancabilmente presente è la musica con una grande varietà di generi e epoche diverse. Essendo il romanzo ambientato nella Tokyo del marzo 1983 è inevitabile il riferimento alle hits e agli artisti del periodo: Human League, Michael Jackson, Hall & Oates, Duran Duran, Joe Jackson, Pretenders, Supertramp, Cars. Murakami riesce a dare un grande rilievo anche alla musica degli anni ‘60 e ’70 che forse sente più vicina: Beach Boys, Bob Dylan, David Bowie, Rolling Stones sono gli artisti in grado di riportarlo alla realtà e, cosa più importante, a fargli stabilire un rapporto con i personaggi che incontra durante il suo viaggio di rinnovamento interiore.

La scrittura è come sempre piacevole, coinvolgente e descrittiva come se Murakami volesse invitare anche noi a danzare con il protagonista. In fondo il messaggio finale, rivolto al genere umano, è ancora una volta un’esortazione a non avere paura di vivere.

Autore: Haruki Murakami
Titolo: Dance Dance Dance
Luogo di stampa: Torino
Casa editrice: Einaudi
Anno pubblicazione: 2001
Pagine: 492
Costo: € 10,50