La trama
Lontano dalla retorica, dal revisionismo e lontano dalla vieta e facile rappresentazione della contrapposizione tra buoni e cattivi, Giorgio Diritti ci restituisce la memoria dell’eccidio di Marzabotto. Un orrendo brano di storia da non dimenticare: tra il 29 settembre e il 5 ottobre del ‘44 le SS massacrano 770 civili, in prevalenza donne, bambini e vecchi, nelle colline di Monte Sole vicino a Bologna, una terra povera, di contadini a mezzadria. Col passo lento, del meglio di un cinema desueto, il regista de Il vento fa il suo giro racconta un quotidiano che ha il sapore arcaico della povertà consumata nella ripetizione degli antichi gesti governati dalle stagioni: il fieno e la raccolta, l’uccisione del maiale e la mungitura di tutti i giorni; senza nulla togliere alla poesia di un campo di lucciole d’estate o al racconto di avventure di emigrazione nel caldo della stalla d’inverno: una realtà che la guerra può inasprire, ma non certo stravolgere. Tutto, fino a quando non arrivano i tedeschi, fino a quando il male non diventa corpo.
Il Film
Partendo dallo sguardo di Martina (Greta Zuccheri Montanari), fragile e forte creatura, capace di cogliere il pericolo e di difendersi (bella la scena col presunto pedofilo) il racconto si allarga sviluppando una coralità fatta di voci di un antico dialetto che restituisce un autentico ritmo tra il fare e il dire, interrotto dal sopraggiungere delle SS, dall’idioma incomprensibile se non per il tono che traduce la minaccia e il comando della generazione “educata” dal Fuhrer e, a poco, a poco, la scena si svuota delle parole e si riempie di sguardi, di rabbia e di paura.
Un film dalla forza autentica, che nasce dai luoghi reali, dalla campagna, dalle bestie, lo sporco sotto le unghie e l’umidità che trasuda dai muri; rafforzata da un cast che mescola con efficacia attori professionisti e non e resa vivida delle monocromie di Roberto Cimatti che oltre a far vedere, sono capaci di far sentire il freddo dell’inverno, l’umidità delle piogge di marzo e il tepore di una stalla. Poi tutto cambia, la ritualità si spezza, e in scena è rappresentato solo l’orrore degli sguardi dentro cui passa la vita, prima di rassegnarsi a diventare bestie da macello.
Il DVD
Ottima edizione quella realizzata da Dolmen Home Video che rende giustizia al film italiano più premiato della scorsa stagione. Il quadro video si dimostra fin da subito compatto e ben definito. Anche nelle scene più scure l’encoding ha mantenuto le immagini prive di artefatti e di eccessivo rumore video. Le tracce audio, in particolare quella in Dolby Digital 5.1, rendono bene i dialoghi, con l’ovvia preferenza della codifica multicanale, anche se non si prestano molto all’apertura del campo sonoro. Tra i contenuti speciali troviamo un trailer e un’interessante intervista di oltre mezz’ora al regista.
CAST:
Alba Rohrwacher,
Maya Sansa,
Claudio Casadio,
Greta Zuccheri Montanari
DATI TECNICI:
Formato video:
16/9 2.35:1
Lingue / Formato audio:
Originale (dialetto emiliano) / Dolby Digital 5.1
Sottotitoli:
Italiano, Italiano per non udenti Inglese