Dal 5 al 12 settembre nel parco di Villa Spada a Refrontolo (TV) la rassegna “Stupefatte visioni di natura”

Si inizia con “Sogni di mezza estate” della compagnia Indianateatro di Venezia

Con lo spettacolo “SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE” della compagnia “Indiana Teatro” di Venezia, prende il via sabato 5 settembre alle ore 21.00, nello storico parco di Villa Spada a Refrontolo (TV), la rassegna di Teatro Veneto “Stupefatte visioni di natura” promossa e organizzata dal Comune di Refrontolo e dal Comune di Pieve di Soligo con il contributo della Regione Veneto, del Consorzio Bim Piave e la direzione organizzativa di Mario Esposito.

La rassegna teatrale, giunta alla quinta edizione, prende il nome da un verso del grande poeta Andrea Zanzotto. Gli spettacoli saranno rappresentati in un contesto ambientale e paesaggistico tra i più suggestivi: il parco di villa Spada che si affaccia su uno dei panorami più incantevoli delle Prealpi trevigiane. Lo spettacolo che apre la rassegna è il capolavoro di William Shakespeare tradotto in uno stratificato dialetto veneziano da Piermario Vescovo per la regia di Stefano Pagin ed interpretato dagli allievi del corso di perfezionamento della Scuola Giovanni Poli di Venezia.

Il programma prosegue domenica 6 settembre alle ore 18.00 nel parco di Villa Spada con “LA CASA SULL’ALBERO, ABITARE LA NATURA”, mise en espace a cura di Elena Sartorello con Fabio Strazzer, Nicolò Rossi, Alessandro Esposito, Marco Mavaracchio. Combinando gli aspetti fantastici e letterari con quelli concreti e didattici, le immagini, che accompagna la lettura teatrale, si propongono di offrire un’esperienza integrale e multiforme, che proietti il visitatore in una dimensione sospesa tra sogno e realtà. Il percorso che accompagna lo spettacolo presenta le illustrazioni di 16 giovani artisti italiani e si conclude con un aperitivo sotto gli alberi e dolcetti per i più piccoli.
La rassegna termina sabato 12 settembre alle ore 21.00 con lo spettacolo “GLI AMANTI TIMIDI O SIA L’IMBROGLIO DEI DUE RITRATTI” una commedia trascritta in italiano da uno scenografo francese della Commedia dell’Arte e rappresentata a Venezia nel 1765. Lo spettacolo è un affresco di vita e di situazioni tipicamente goldoniano, imperniato su figure di servitori dai caratteri diversi e umani dai quali si staccano per compiutezza e linearità quelli di Arlecchino e Camilla. Si tratta di uno spettacolo che presenta una visione globale del “mondo” di Carlo Goldoni. Un’occasione per recuperare il teatro come luogo di incontro umano.

L’ingresso agli spettacoli è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti.