Tappa a Mestre del tour del comico emiliano che fa dello spettacolo teatrale la continuazione del programma censurato un anno e mezzo fa su La7
Non è facile seguire lo spettacolo di Daniele Luttazzi perché il comico emiliano sembra ingaggiare una corsa contro il tempo per dare libero sfogo al racconto della ben nota situazione politica italiana, con sottili, ma costanti, riferimenti alle proprie vicende legate alla censura dell’ultimo programma apparso il 1 dicembre 2007 su La7 che aveva lo stesso titolo dello spettacolo teatrale che se ne prefigge il seguito.
Molto studiato, ma anche un po’ improvvisato, il monologo di Daniele Luttazzi non lascia spazio a tempi morti e le battute che escono a raffica a volte si colgono con qualche attimo di ritardo. Ne scaturisce un riso che sovente è amaro e talvolta isterico per il degrado della situazione politica italiana, che è la narrazione più consistente dello spettacolo.
Luttazzi infatti descrive il berlusconismo dilagante, ma anche il subdolo lassismo della sinistra italiana attraverso l’uso metaforico di una sceneggiatura filmica. I personaggi politici sono i protagonisti di questa sceneggiatura, ma con ruoli diversi, a cui si applica tuttavia uno schema base che denota una perfetta sintonia tra realtà e racconto (anche se quello filmico talvolta nemmeno immagina le nefandezze dell’attualità).
Ciascun politico per affermare il proprio status deve superare un ostacolo, deve mettere in campo le sue debolezze, sapendo ovviamente cosa voglia e soprattutto che cosa si ottenga da questa operazione di “trasparenza”. Deve saper guardare paradossalmente più che al futuro al suo passato in modo da fare apparire ai possibili elettori la propria unicità.
La seconda parte dello spettacolo immagina, come si evince dal sottotitolo politica sesso religione & morte, un monologo – questo monologo che abbiamo ascoltato – in prima serata il sabato sera su Rai Uno. Il solo fatto che parli per una mezz’ora buona dell’ingerenza della Chiesa in Italia fa sì che il sogno rimanga solo un’utopia.
Durata dello spettacolo 2h, 10 min.
www.danieleluttazzi.it
www.teatrotoniolo.info