E’ MORTO MINO REITANO

I funerali Giovedì alle 15 ad Agrate Brianza

All’età di 64 anni e dopo una lunga malattia è scomparso il cantante Mino Reitano. Di origine calabrese, classe 1944, Mino Reitano debuttò a Sanremo nel 1967 con “Non Prego Per Me”, canzone firmata da Mogol e Battisti. Le altre partecipazioni a Sanremo del popolare cantante sono del 1969 e del 1988, anno in cui presentò la celeberrima Italia.

Il cantante si è spento nella sua abitazione di Agrate Brianza, assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Reitano era malato da due anni. I funerali del cantante, che lascia anche un’altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì alle 15 nella chiesa di Agrate Brianza.

BIOGRAFIA (da Wikipedia)
_ Di famiglia povera, nato nei pressi di Reggio Calabria, studia per 8 anni al conservatorio di Reggio suonando il pianoforte, il violino e la tromba. Trasferitosi giovanissimo in Germania, muove i primi passi della sua carriera musicale insieme ai suoi fratelli (da cui il nome della band, I Fratelli Reitano) dandosi al rock and roll. Proprio in Germania ha luogo uno degli episodi che più ama raccontare: si esibì in un club di Amburgo insieme ai Quarrymen, che altri non erano che i Beatles ai loro esordi.
Nel 1966 partecipa al Festival di Castrocaro, per poi debuttare nel 1967 al Festival di Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, Non prego per me. Nel 1968 è in hit parade con Avevo un cuore (che ti amava tanto) e Una chitarra cento illusioni. È grazie al successo di questi brani che poté acquistare un appezzamento di terreno ad Agrate Brianza dove costruì Reitanopoli, una sorta di ranch in cui portò a vivere l’intero parentado. Nel 1969 ritorna al Festival di Sanremo con Meglio una sera piangere da solo. Nel 1971 vince la rassegna canora Un disco per l’estate con Era il tempo delle more. Sono gli anni in cui inanellerà una serie di ottimi piazzamenti e riconoscimenti (Cantagiro, Festivalbar, dischi d’oro, tournée in tutto il mondo), scrivendo brani per grandi interpreti della musica italiana come Mina o Ornella Vanoni. Partecipa inoltre per otto anni a Canzonissima, guadagnandosi sempre la finale e classificandosi tra i primi posti.
Non mancano le partecipazioni in numerosi show televisivi, anche come compositore di sigle musicali (tra cui quelle del programma I Sogni nel Cassetto, condotto da Mike Bongiorno su TeleMilano nel 1979).
Nel 1977 si cimenta nei panni dello scrittore con un romanzo intitolato Oh Salvatore!, opera che riscuote un discreto successo di critica e pubblico. Nel 1988 si ripresenta a Sanremo cantando Italia, scritta per lui da Umberto Balsamo, dove si classificherà sesto. Al Festival della canzone italiana andrà poi nel 1990 (15° con Vorrei), nel 1992 (Ti sei chiesto mai, ma non accederà in finale), e nel 2002 (con La mia canzone). Nel 2001 partecipa al Concerto di Primavera tenutosi al Taj Mahal, storico casinò di Atlantic City, insieme a Mario Merola, Anna Calemme e Little Tony. Come attore la sua partecipazione più significativa è un cameo nel film Sono pazzo di Iris Blond (1996) di Carlo Verdone, nel quale interpreta sé stesso con discreta autoironia.
Ad Agrate Brianza si è spento a 64 anni dopo una lunga malattia.